Nel corso del tempo, sono giunte diverse innovazioni tecnologiche che, indubbiamente, hanno apportato dei grossi benefici al settore medico. In particolare, a trarre vantaggio dalle ultime novità è stata la medicina chirurgica. Per diversi anni, gli interventi in sala operatoria sono risultati indispensabili per determinate problematiche ma, di recente, sono stati introdotti degli importanti cambiamenti che hanno contribuito a rivoluzionare quest'importante branca della medicina.

Novità riscontrate durante un congresso

Nel corso del 78esimo Congresso della Società Italiana di Cardiologia, si è discusso soprattutto della possibilità di introdurre valvole cardiache per via percutanea, ossia senza il ricorso al bisturi e al classico intervento chirurgico.

In particolar modo, gli anziani affetti da stenosi della valvola aortica, grazie a quest'importante innovazione potranno dire addio a rischiose operazioni. La stenosi è una malattia tipica delle persone piuttosto in là con gli anni e, secondo gli esperti del settore, con l'innalzamento della durata media della vita, questa patologia sarebbe destinata ad affliggere un numero sempre più alto di persone.

C'è da sottolineare che, siccome ad oggi non esiste una cura farmacologica per debellare questo male, quando si presenta risulta inevitabile intervenire per impiantare una nuova valvola, altrimenti si va incontro ad un rischio di mortalità che potrebbe sopraggiungere nel giro di 2-3 anni.

Innovazioni cardiologiche

Una delle più grandi innovazioni in campo chirurgico è la Tavi, ossia un intervento che consente di impiantare una valvola aortica di maiale attraverso un catetere inserito in un'arteria di una gamba. Questa tecnica rappresenta un passo in avanti molto importante per i pazienti, poiché consente di non ricorrere più al classico intervento chirurgico con conseguente apertura del torace.

Al congresso sopra citato, sono state fornite alcune linee guida dalla Società Italiana di Cardiologia e dal Gise per l'utilizzo della Tavi. Ciro Indolfi, presidente della suddetta associazione medica, ha spiegato che questa nuova modalità d'intervento è destinata ad essere utilizzata per un numero sempre più alto di persone, consentendo una minore invasività e soprattutto una maggiore efficacia nei risultati.

Durante il congresso ci si è soffermati proprio sui progressi fatti in questi anni dal trattamento di sostituzione della valvola aortica per via percutanea. Questo metodo è stato introdotto per la prima volta il 18 giugno 2015 e, a due anni e mezzo di distanza, sono state impiantate altre quattro valvole seguendo tale metodologia, anche se c'è ancora tanto da lavorare affinché risulti applicabile per tutte le persone affette da problemi cardiaci.

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