Neonato muore dopo 26 ore dalla sua nascita avvenuta senza particolari complicazioni con parto naturale. L’increscioso episodio è avvenuto nella giornata di ieri sabato 27 gennaio presso l'ospedale di Trapani ‘Sant'Antonio Abate’. A fare piena luce sulle cause del decesso sarà un inchiesta che si aprirà quanto prima per approfondire il caso. Sarebbero auspicabili, secondo le autorità competenti, azioni immediate che possano fare emergere responsabilità anche in merito alla corretta adozione dei protocolli sanitari previsti in questi delicati ambiti.
Neonato deceduto a Trapani: possibili ipotesi sull’accaduto
L’ ipotesi più probabile è quella che il nascituro, venuto alla luce nel reparto di ostetricia e ginecologia di Trapani dell’ospedale S. Antonio Abate, sia stato colpito da una forma fulminante di sepsi neonatale. A dare la notizia è stata la stessa Azienda sanitaria della cittadina siciliana. Secondo gli accertamenti, subito avviati dalle autorità preposte, il piccolo sarebbe nato nella mattinata di sabato 27 gennaio, senza alcuna complicazione di salute e con tutti i parametri di routine risultati nella norma.
A sei ore dalla nascita però, il neonatologo del reparto avrebbe riscontato già un anomalo innalzamento dei valori degli gli indici di tipo infettivo avviando subitaneamente una adeguata terapia farmacologica di tipo antibiotico che, anche se repentina, non sarebbe intervenuta positivamente per impedire il protrarsi dell’infezione e la conseguente morte del neonato.
Indagini per stabilire le responsabilità della morte del neonato di Trapani
Una commissione interna è stata immediatamente istituita dal commissario Bavetta, dell’Asp di Trapani, che dovrà analizzare tutto l’iter del caso seguito dall’azienda ospedaliera per verificare o escludere possibili responsabilità del personale ospedaliero del reparto di ostetricia e ginecologia o, invece, ricondurre l'accaduto ad una fatale componente organica insita nel nascituro, riconducibile a possibili patologie neonatali di tipo immunologico.
La sepsi fulminante è una una pericolosa patologia infettiva che insorge in seguito alla presenza batterica nel sangue. Nota anche con il nome di setticemia, se non curata in tempo può dare luogo a importanti conseguenze anche di tipo fatale. Sono infezioni che, statisticamente, troverebbero terreno fertile in soggetti con organismi più fragili, come appunto i neonati, le persone anziane, pazienti con patologie del sistema immunitario compromesso come i malati di AIDS e tutti coloro chi si sottopongono ad interventi chirurgici.
Per diagnosticare l’infezione in corso è possibile effettuare dei controlli del sangue e in particolar modo il livello dei globuli bianchi unitamente agli specifici marcatori che possano evidenziare la presenza dell' infezione nell’organismo.