Svolta nella ricerca sull'editing genomico, grazie al contributo dell'Università di Trento. È di oggi, infatti, una scoperta che potrebbe cambiare il futuro della medicina, frutto del lavoro di un team di ricerca del CIBIO dell'Università di Trento. Gli studiosi hanno scoperto come attaccare il Dna malato e modificarlo, aprendo scenari imprevedibili nella cura delle malattie genetiche e dei tumori. Come intendono procedere?

Il genoma editing

Il genoma editing è una tecnica utilizzata per modificare il Dna. In parole semplici, si agisce danneggiando il Dna attraverso un'incisione, producendo così delle mutazioni genetiche.

Il taglio è eseguito attraverso l'uso di specifiche proteine che "leggono" tutto il genoma per poi intervenire nel punto prescelto. Questa nuova ricerca, pubblicata su "Nature Biotechnology", s'incentra sulla messa a punto di una molecola estremamente precisa, a cui affidare il compito di incidere il genoma: "Abbiamo messo a punto un metodo sperimentale attraverso cui otteniamo una molecola, evoCas9, davvero precisa nel cambiare il Dna", hanno fatto sapere dall'Università trentina.

Si tratta dell'evoluzione del sistema Crispr/Cas9, una tecnica per modificare il Dna introdotta negli Usa, presso la Berkeley University of California e il Mit (Massachusetts Institute of Technology). Nello specifico, è stato approntato un nuovo enzima più preciso del precedente, che potrà essere utilizzato per correggere le alterazioni presenti nel Dna umano, una volta scoperte.

La professoressa del Cibio-Centre for integrative Biology di Trento, Anna Cereseto, afferma che la molecola evoCas9 è un enzima assolutamente affidabile, in grado di effettuare la modifica solo nel punto prestabilito. Il maggior problema legato al ricorso al sistema Crispr/Cas9, infatti, era l'inaffidabilità. Una normale molecola Cas9 agisce in maniera non del tutto prevedibile, andando ad intaccare non solo i geni malati, ma anche altre porzioni del Dna, causando effetti impossibili da prevedere.

Ciò non accade, invece, con l'enzima evoCas9, che si presenta come un sistema "perfetto" per correggere eventuali anomalie presenti nel Dna.

La tecnica del genoma editing, così migliorata, potrà essere utilizzata in ambito medico nella cura di tumori e malattie genetiche, ma anche per modificare e migliorare il Dna di piante alimentari e animali d'allevamento.

L'evoluzione della molecola Cas9

La molecola Cas9 ha origine dai batteri. La sua imprecisione è funzionale allo scopo di proteggere il Dna da agenti estranei. Intervenendo in maniera imprecisa, infatti, agisce come una sorta di sistema immunitario, che rende il nemico inerte. L'intuizione del team di ricerca di Trento è stata quella di far sviluppare Cas9 in lieviti (cellule non batteriche) simili a quelli umani. In questo modo, sono riusciti a renderla una sorta di "strumento" di precisione, per andare ad agire nel punto prestabilito, lasciando inalterato il resto. Di conseguenza, potrà essere utilizzata con sicurezza in ambito medico.

Il CIBIO di Trento

L'incredibile scoperta è opera di un team di ricercatori che lavorano presso il CIBIO di Trento.

Il Centro di Biologia Integrata è un progetto dell'Università trentina che opera nell'ambito delle biotecnologie per la Salute umana. L'approccio utilizzato al centro di ricerca è interdisciplinare, ed integra conoscenze di fisica, chimica, informatica, ingegneria e matematica. L'obiettivo è quello di fondere le attuali conoscenze sulla biologia cellulare e molecolare con gli strumenti messi a disposizione dalla biologia sintetica, per trovare nuove soluzioni nel settore della medicina e della salute.