Che il fumo il generale non facesse bene alla salute era ormai risaputo, ma adesso si stanno aggiungendo ulteriori informazioni riguardanti le Sigarette elettroniche, le quali negli ultimi anni stanno avendo larga diffusione in alternativa a quelle classiche. A lungo è stato dibattuto l'argomento circa i possibili effetti che ne derivano dall'utilizzo e a tal proposito sono state formulate differenti e contrastanti correnti di pensiero, secondo le quali le sigarette elettroniche possono essere più o meno nocive rispetto alle normali. Vista la grande confusione, diversi team di ricercatori hanno deciso di fare chiarezza e, tra questi, quelli della New York University sono giunti ad un risultato alquanto allarmante: non si parla solo dell'ormai noto tumore ai polmoni, ma anche di altri rischi altrettanto gravi.

Il fumo delle sigarette elettroniche

Nata con l'obiettivo di creare un'alternativa al fumo classico, è stato messo a punto il progetto innovativo legato alle sigarette elettroniche, commercializzate per la prima volta in Cina nel 2003. Visto l'elevato successo registrato nell'estremo Oriente, non sono tardate ad arrivare anche in Italia, con la contemporanea apertura di store dedicati esclusivamente ai vapers, nonché a coloro i quali fumano in maniera elettronica. Il funzionamento si basa sull'evaporazione della sostanza immessa nel piccolo serbatoio, resa possibile grazie alla presenza di un cartomizzatore o un atomizzatore acceso automaticamente o manualmente. Il vapore generato viene dunque aspirato dal vaper, il quale avrà la sensazione di fumare una sigaretta col tabacco.

A rendere ancora più verosimile l'apparecchio, alcune aziende appongono all'estremità inferiore dell'apparecchio un led rosso che ne simula la combustione. Attorno alle e-cigarette si è creato un largo commercio, che si è via via sviluppato anche dal punto di vista della proposta stessa: oltre all'aroma neutro, è possibile sceglierne uno fruttato, aromatico o addirittura somigliante al tabacco.

Lo studio sulle sigarette elettroniche

Date le molteplici correnti di pensiero, continuano ad essere numerose le ricerche volte a capire se effettivamente il fumo delle sigarette elettroniche possa essere nocivo al pari di quello prodotto dalla combustione del tabacco. Così, la New York University ha deciso di esaminare quelli che possono essere gli effetti generati dalle e-cigarette sui topi.

Esponendo le cavie al vapore generato dai dispositivi, il team di ricercatori capitanato da Moon-Shong Tang ha notato che queste hanno riportato dei seri danni al Dna e poi alle cellule del cuore, dei polmoni e della vescica. Secondo quanto riportato dalla pubblicazione del Pnas (Proceedings of the National Academy of Sciences), lo stesso risultato sarebbe riscontrabile anche sugli umani, il che accende un campanello d'allarme per la salute dei vapers. Nello specifico, i responsabili dei danni generati nei confronti del Dna sarebbero la nicotina e l'nnk, chetone nicotina, derivato della nitrosammina. Per questo motivo risulterebbe priva di fondamento la supposizione secondo la quale il fumo della sigaretta elettronica è meno nociva rispetto a quello generato direttamente dal tabacco: i vapers, infatti, sarebbero allo stesso modo soggetti a contrarre malattie cardio-vascolari e alla vescica, oltre che al risaputo tumore ai polmoni.

Inoltre, continua ad essere un pericolo costante il fatto che la batteria delle e-cigarette possa esplodere da un momento all'altro, mettendo a serio rischio l'incolumità di chi la utilizza.

Sigarette elettroniche o tradizionali?

Accanto alla New York University, anche la University of North Carolina Chapel Hill ha deciso di focalizzare la propria attenzione sulle sigarette elettroniche. Dopo aver esaminato gli effetti delle e-cigarette, sono giunti alla conclusione che l'utilizzo di tali dispositivi attiverebbe una risposta immunitaria che può causare gravi danni a livello respiratorio. Aumenterebbe dunque il rischio di contrarre infiammazioni, come la bronchite, anche nella sua forma cronica, la broncopneumopatia ostruttiva ed infine l'asma.

A riguardo anche alcuni esperti sul campo nazionale hanno espresso il loro parere, come Fabio Beatrice, docente Università di Torino e direttore della S.C. di Otorinolaringoiatria e del Centro Antifumo dell'Ospedale S.Giovanni Bosco di Torino: ''Le sigarette elettroniche producono sostanze nocive in misura di almeno il 95% inferiore rispetto al normale fumo'', ha dichiarato. Nonostante ciò, Silvia Novello, appartenente alla WALCE Onlus, continua a mettere in evidenza la pericolosità delle e-cigarette, in quanto non sono ancora noti gli effetti che si possono avere nel lungo periodo.