Una nuova ondata di mal tempo investirà, nelle prossime ore, da nord a sud, il nostro Paese.

E' infatti in arrivo Burian, un vento gelido siberiano, che porterà temperature sottozero e neve anche a bassa quota. Le cattive condizioni meteorologiche, che persisteranno a lungo nei prossimi giorni, metteranno a dura prova il nostro organismo. Al solito le persone più a rischio sono coloro che soffrono di malattie croniche a carico del sistema cardiovascolare, respiratorio, muscoloscheletrico, che possono sperimentare l'acutizzarsi di disturbi e dolori associati a tali patologie.

Oltre a questi tra i soggetti più vulnerabili ed a rischio infezioni vanno inclusi: cardiopatici, diabetici, persone patologie psichiatriche, che assumono psicofarmaci, alcool o droghe e soggetti in condizioni di precarietà socio-economica e senzatetto. Anche i bambini ed i ragazzi, nonché gli over 65 non devono sottovalutare gli effetti di freddo intenso e sbalzi di temperatura.

Burian: cos'è?

Quello a cui assisteremo è un evento metereologico raro che raggiungerà la massima intensità domenica 25. Burian, un vento di origine siberiana, è caratteristico delle steppe della pianura a ovest degli Urali e spesso si accompagna a temperature sotto lo zero e bufere di neve congelata che azzerano quasi la visibilità.

Una simile situazione è prevista fino a sabato prossimo con una serie di avvisi di allerta meteo che interesseranno tutta Italia. Grandine, neve, piogge torrenziali e raffiche di vento stanno già mettendo in ginocchio intere regioni. Nelle prossime ore sarà opportuno ridurre gli spostamenti onde evitare incidenti ed ulteriori disagi.

Come difenderci dal freddo intenso portato da Burian?

Ecco i buoni consigli, indicati dal Ministero della Salute, per affrontare al meglio il freddo eccezionale portato da Burian ed evitare così i malanni di stagione o il peggiorare di cattive condizioni di salute già preesistenti:

  • Sistemi di riscaldamento: non dimenticare la manutenzione di caminetti, caldaie o stufe a gas, etc. e garantiamo una corretta ventilazione degli ambienti per evitare il rischio di pericolose, talvolta letali, intossicazioni da monossido di carbonio. Utilizzare correttamente stufe elettriche ed altre fonti di calore per non incorrere nel rischio di folgorazioni o scottature. Impostare i riscaldamenti alla giusta temperatura consigliata (non superare i 18-22 C°);
  • Mantenere il giusto grado di umidità ambientale: l'aria troppo secca può irritare le vie respiratorie, soprattutto nei soggetti asmatici o che soffrano di malattie alle vie aeree. Per ovviare a ciò basta utilizzare un deumidificatore elettrico o la classica vaschetta con acqua applicata al termosifone. D'altra parte anche un'umidità eccessiva è dannosa alla salute in quanto la condensa favorisce la formazione di muffe. Ricordarsi dunque di areare di tanto in tanto i locali specie se occupati da persone malate;
  • Abbigliamento: coprirsi bene e fare attenzione quando si passa da un luogo più caldo ad uno più freddo o viceversa. Coprire adeguatamente bambini, anziani e persone non autosufficienti e misurare di tanto in tanto la loro temperatura corporea. Sciarpa, guanti, cappello ed eventuali scarpe antiscivolo completeranno l'abbigliamento invernale prima di uscire di casa;

  • Alimentazione: per scaldarsi e combattere le malattie da raffreddamento assumere cibi e bevande calde. E' meglio evitare gli alcolici in quanto non è vero che aiutino nel combattere il freddo, al contrario, l'alcol è un vasodilatatore e quindi favorisce una maggiore dispersione del calore corporeo;

  • Viaggi: ricordarsi di portare sempre con se coperte e bevande calde. Indispensabili in questo periodo l'installazione alle gomme dell'auto di catene o la sostituzione con pneumatici da neve;

  • Persone in difficoltà e anziani: non dimenticare di chiamare e controllare frequentemente le persone anziane che vivono sole (parenti, amici, vicini di casa) e assicurarsi che dispongano di sufficienti quantità di cibo e medicine. Se individuiamo un senzatetto o altre persone in condizioni di difficoltà, bisogna allertare i Servizi sociali.

  • Vaccino antinfluenzale: la vaccinazione resta uno dei mezzi principali per evitare l'influenza di stagione. Coloro cui è generalmente raccomandata sono i soggetti di età superiore ai 65 anni, le persone che soffrono di malattie croniche e le donne al secondo o terzo trimestre di gravidanza, per i quali peraltro è gratuito. Consultare il medico di base per programmare un'eventuale vaccinazione antinfluenzale.