Mari Lopez non ce l'ha fatta. Youtuber dal 2015 con il canale "Liz e Mari", dove pubblicava video sostenendo di curare il cancro con una dieta vegana e preghiere, credeva di stare meglio e rifiutava categoricamente la chemioterapia. Purtroppo, questo non è servito, e la youtuber non ce l'ha fatta in quanto il cancro aveva ormai invaso il sangue, il fegato e i polmoni.
Questo mette ancora una volta in mostra i problemi e i pericoli che possono derivare dal sostenere cure o diete senza prove scientifiche che dimostrino la loro efficacia, mettendo in pericolo la propria vita.
Nonostante tutto, la nipote Liz sostiene che la guarigione c'è stata, ma è stata colpa della stessa Mari che ha ceduto e, nei giorni precedenti la morte, sarebbe tornata ad una dieta onnivora, permettendo al cancro di avere la meglio. Ovviamente, la scienza e la medicina hanno ampiamente dimostrato come cure alternative come diete vegane o omeopatia siano inefficaci per malattie molto pericolose ed invasive come il cancro.
Perchè si sceglie di essere vegani?
La prima associazione vegana fu fondata in Inghilterra nel 1944, ma solo negli ultimi anni è diventato un fenomeno molto virale a tal punto da racchiudere nella propria cerchia anche celebrità del calibro di Mike Tyson o Natalie Portman. Ma cosa spinge le persone a scegliere di seguire una dieta così ferrea come quella vegana?
Tra le motivazioni più frequenti troviamo la salute. Infatti, i vegani sostengono che seguire quel tipo di dieta possa solo che giovare al nostro organismo, ed è una affermazione parzialmente vera. Sicuramente ci sono dei benefici; dati statistici riportano che un vegano ha meno rischio di obesità, insorgenza di malattie cardiache e ipertensione; ma ci sono anche dei rischi. L'uomo è da sempre onnivoro, anche se molti vegani sostengono erroneamente il contrario, e la mancanza di carne porta ad una carenza di vitamina B12, adibita alla formazione di globuli rossi e necessaria per il sistema nervoso.Altra motivazione è il rispetto degli animali, infatti, si è calcolato come una persona "consumi" circa 50 animali all'anno ed una dieta vegan potrebbe salvargli la vita.
Ma è così immorale uccidere animali per mangiare? Uno studio condotto da Mike Archer, professore australiano dell’Università del New South Wales, impegnato nella ricerca sull’evoluzione della Terra ed i sistemi di Vita, ha dimostrato come se tutti rispettassero l'etica vegana, e quindi smettessimo di uccidere gli animali per mangiare e mangiassimo solo alimenti vegan, uccideremmo più animali di quanto non facciamo già ora, una carneficina superiore di ben 25 volte!Infatti i bovini, per esempio, hanno una alimentazione basata perlopiù da vegetazione spontanea, cioè che nasce da sola senza il supporto dell'uomo, quindi se tutti gli esseri umani decidessero di nutrirsi esclusivamente di cibi vegani dovremmo coltivare i nostri vegetali occupando talmente tanto spazio da andare ad invadere proprio quella vegetazione spontanea di cui si nutrono gli animali, uccidendoli.
Questo studio paradossale va a quindi intaccare l'etica vegana, che non vuole uccidere direttamente gli animali ma è disposta a chiudere un occhio sulla morte indiretta di questi ultimi.
Il paradosso della quinoa: la risposta vegana non adatta a tutti
Recentemente i vegani hanno promosso questo nuovo alimento che, dati alla mano, contiene un'elevata concentrazione di proteine ed è assolutamente naturale e facente parte della dieta vegana: la quinoa.
La quinoa viene coltivata da moltissimo tempo nel Sud America, soprattutto in Perù ed in Bolivia, i due paese più poveri. Da quando la quinoa è entrata di forza nella dieta vegana il prezzo è triplicato, raggiungendo quello di tremila dollari a tonnellata per la più economica, mentre le più pregiate possono arrivare anche ad ottomila dollari per tonnellata.Ovviamente, i cittadini delle suddette nazioni non possono permettersi un alimento del genere nonostante sia stato fondamentale per la loro dieta negli ultimi 5000 anni, a causa della loro povertà.
Questo ha causato un problema gravissimo soprattutto in Perù dove, secondo l'UNICEF, circa il 20% dei bambini soffre di malnutrizione cronica. Ancora una volta, l'etica vegana uccide indirettamente, e questa volta non solo animali ma addirittura persone.
Altro tratto caratteristico dei vegani è la scelta di non mangiare neanche le uova, essendo un prodotto animale. Scelta etica giusta? Ebbene no, neanche questa volta.Infatti, dalle uova si ricavano molti alimenti; prendiamo come esempio la maionese, nella quale le uova risultano fondamentali nella preparazione. I vegani hanno proposto la loro maionese vegan, usando gli anacardi, che provengono in grande parte dal Vietnam.Pochi sanno che questi anacardi, secondo un reportage di Human Rights Watch, provengono dal lavoro forzato effettuato in centri di recupero per tossicodipendenti condannati ad un processo dove molti loro non hanno nemmeno avuto diritto ad un avvocato per provare la loro innocenza.
Altro paese di provenienza degli anacardi è il sud dell'India, dove moltissime donne rompono i due gusci di protezione degli anacardi, rilasciando un olio protettivo caustico, che danneggia irreparabilmente la pelle di queste povere donne. Concludendo, diventare vegani è sicuramente una scelta difficile e che porta anche dei benefici. Sostengono di operare per il rispetto degli animali e del corpo umano, ma è davvero così?