Il mondo circostante, se potessimo osservarlo con una lente di ingrandimento, ci rivelerebbe la presenza di una miriade di minuscole forme di vita. Un mondo insomma popolato da innumerevoli corpuscoli, che ci mostrerebbe quanto l'infinitamente piccolo sia presente sul nostro pianeta fin dai primordi della vita. Naturalmente tra queste forme di vita microscopica vi sono anche batteri e virus, molti dei quali risultano patogeni, ovvero in grado di procurare malattie nell'essere umano. D'altronde i batteri in particolare possono trovarsi nel suolo e nel terreno.
E' il caso delle spore del botulino. Questo batterio può trasmettere una pericolosa malattia infettiva, che se non curata per tempo può portare anche alla morte. In particolare un recente caso di cronaca riporta l'attenzione su questo batterio.
Stando a quanto si apprende, un bambino di appena 5 mesi di Ivrea è stato ricoverato in un ospedale di Roma proprio a causa della tossina botulinica. Secondo quanto riporta il quotidiano Repubblica, il bimbo che si trovava con i genitori in vacanza avrebbe ingerito del miele il giorno prima. Si tratta in assoluto del primo caso di botulismo infantile che riguarda il Piemonte.
Bimbo di 5 mesi contagiato dal botulino
Dopo alcune ore, il bambino di 5 mesi ha sviluppato una serie di sintomi riferibili a una intossicazione di tipo alimentare, quali la stitichezza, una diminuzione dei riflessi, una difficoltà nel controllare i movimenti della testa nonché della respirazione.
I genitori allarmati per la presenza di questi sintomi, decidono di andare in ospedale per effettuare tutti gli esami del caso. Nell'ospedale di Roma vengono svolti tutti gli accertamenti necessari per determinare da cosa è affetto il bambino. In particolare le analisi delle feci confermano il sospetto di botulino. Dalle analisi del miele è risultato che è stata proprio l'ingestione di questo alimento a causargli l'infezione.
Botulino: cos'è e come si previene
Il botulino infantile è una forma rara di botulismo. In effetti il botulino che colpisce i bambini presenta numerosi elementi di differenza rispetto a quello che riguarda gli adulti. Intanto l'infezione si deve alla colonizzazione intestinale da parte del Clostridium Botulinum, un batterio anaerobico che può contaminare gli alimenti, soprattutto quelli preparati in casa.
La patologia riguarda i neonati di età compresa tra una settimana e il primo anno di vita. L'infezione deriva dall'esposizione alle spore. Generalmente l'incubazione varia tra i 3 e i 30 giorni. I botulismo infantile si caratterizza per alcuni sintomi specifici quali assenza di febbre, costipazione, incapacità di deglutire, pianto debole e difficoltà nel controllare i movimenti della testa. Per i pazienti pediatrici si utilizza la somministrazione della immunoglobulia antibotulinica di origine umana. Gli antibiotici invece non risultano efficaci.