Il ruolo di una Corretta alimentazione e di un adeguato stile di vita, sull'insorgenza di cancro ed altre gravi "malattie del benessere" come diabete, obesità, ipertensione, etc., è ormai da tempo assodato e non mancano riscontri provenienti da numerosi studi clinici. La scelta di ciò che mangiamo ha un forte impatto sulla nostra salute e non può essere lasciata al caso. In occasione della presentazione del suo nuovo libro intitolato “Ventuno giorni per rinascere. Il percorso che ringiovanisce corpo e mente”, il professor Franco Berrino, noto epidemiologo dal 1975 allo IEO di Milano, che può annoverare nel suo curriculum studi internazionali di grandissima rilevanza sulla prevenzione del cancro attraverso il cibo, snocciola alcuni di quelli che sono i capisaldi di un regime dietetico ideale in grado di mantenerci in salute e permetterci di vivere più a lungo e più serenamente.
Zucchero, nemico numero uno per la nostra salute
Leggendaria la battaglia del professor Berrino contro il consumo del "dolce veleno", lo zucchero bianco. Considerato un "talebano" della lotta allo zucchero raffinato, in un'intervista che appare online sul Corriere della sera spiega che non si tratta di sue convinzioni, ma di un'innegabile e comprovata realtà, confermata da eminenti studi scientifici: lo zucchero bianco è correlato al rischio di cancro, seguito da insaccati (soprattutto il prosciutto cotto) e da carne rossa.
Per prevenire il cancro cosa mangiare?
Il professor Berrino suggerisce che l'alimentazione anti-cancro ideale dovrebbe essere costituita da cibo "vivo", ovvero: cereali integrali, legumi, frutta e verdura in abbondanza, variando le qualità, seguendo il corso delle stagioni (no a prodotti di serra), possibilmente biologico.
Tra gli alimenti "morti" salvati dal professor Berrino abbiamo il pesce, dall'azione benefica per l'alto contenuto in grassi "buoni", gli omega-3. Anche le carni se consumate con moderazione non sono del tutto demonizzate, purché provengano da animali allevati in condizioni ideali: vacche che pascolano libere in ambienti di montagna, galline che possano nutrirsi di erbe selvatiche e pesci non d'allevamento.
Dieta mediterranea e cancro
Ad ispirare la stesura del nuovo libro da parte del Professor Berrino, cui hanno collaborato Daniel Lumera, consulente motivazionale, e David Mariani, esperto di attività fisica collegata alla salute, è stato un seminario tenuto nel 2017 in Sardegna. Il professore ha spiegato come il meditare tra i nuraghi, la natura selvatica dei luoghi, abbia offerto la chiave di accesso vincente a uno stile di vita antico e semplice, che oggi suona persino rivoluzionario.
Non per nulla il popolo sardo è un popolo forte e longevo. Presentati nel libro uno stile alimentare salutare sulla scia della cucina macromediterranea, un ritorno a quelle che sono i punti cardine del nostro stile alimentare originario, oggi troppo spesso "americanizzato", mordi e fuggi, fortemente deleterio per il nostro organismo.
Anche attività fisica, meditazione e digiuno preservano dal rischio di cancro
Non solo dieta, secondo il professor Berrino in soli 21 giorni è possibile acquisire nuove sane abitudini in grado di contribuire alla prevenzione del cancro, come la pratica di movimento aerobico ed anaerobico e la meditazione. Un percorso adatto a tutti, perché vivere sani e più lungo non è solo questione di fortuna, ma di una presa di coscienza.
Il professor Berrino nel suo libro suggerisce anche la pratica del digiuno, secondo quelle che sono le proprie possibilità fisiche: è possibile saltare solo un pasto (ad es. la cena), praticare il digiuno intermittente (per 2-3 giorni alla settimana), per 24 ore o 36 ore.