L'opinione collettiva risulta ormai essere sensibilizzata sul fatto che molto della propria salute dipende dal proprio stile di vita. Vivere nel modo giusto significa anche e soprattutto sapere cosa mangiare. Non improvvisarsi certo nutrizionisti, ma quantomeno conoscere la differenza tra il mangiare sano e il non farlo. Accade, però, che talvolta alcuni alimenti demonizzati rischino di nascondere un lato positivo per la salute e se consumati con moderazione possano diventare i migliori amici del benessere. La raccomandazione in questi casi è sempre quella di non tramutare l'eventuale venuta a conoscenza dei benefici in un'autorizzazione a farne un consumo eccessivo.

Gli alleati del benessere

Tra gli insospettabili alleati per la salute di uomini e donne c'è, ad esempio, il cioccolato. Un dato inimmaginabile, se si considera che molto spesso viene bandito dai regimi alimentari per il suo potere calorico. Consumarne, però, un quadratino unitamente ad una tazza di té rappresenterebbe un buon strumento per aiutare le funzionalità del Fegato. A rivelarlo è uno studio di Jasmohan Bajaj, della Virginia Commonwealth University e del McGuire VA Medical Center. La struttura si trova negli Stati Uniti, ma l'indagine scientifica è stata presentata a Parigi nell'ambito dell'importante Internation Liver Congress. Stesso ruolo benefico lo avrebbero ad esempio il caffé e lo yogurt, mentre non rappresenta una sorpresa il fatto che venga espressa a chiare lettere la bontà del consumo di tanta verdura.

Il metodo dello studio

L'indagine statistica ha avuto luogo tra Usa e Turchia ed ha coinvolto circa 300 soggetti. Il macrogruppo è stato diviso in tre micro aree più piccole, in cui i pazienti sono stati divisi in persone sane, affette da cirrosi scompensata e cirrosi compensata. Tutti sono stati stati sottoposti all'analisi del microbota e si è potuto notare come i turchi avevano una diversità del microbiota intestinale rispetto agli statunitensi.

Ciò era dovuto al fatto che in Turchia si registra un sensibile e maggiore consumo di caffè, tè, cioccolato e latte fermentato. Proprio la diversità batterica rappresenta un importante requisito affinché si possa tenere sotto controllo una patologia o tutelare uno status di salute. Non a caso nel gruppo statunitense nel periodo in cui sono stati i seguiti i casi si sono registrate molte più ospedalizzazioni.