La Dieta Mediterranea torna a mostrare i suoi straordinari effetti benefici. Molti dei suoi alimenti di elezione non farebbero bene solo al cuore, ma potrebbero essere utili ai pazienti con cirrosi epatica. Secondo un nuovo studio presentato dal professor Jasmohan Bajaj, della Virginia Commonwealth University e del McGuire VA Medical Center, negli Usa, all’International Liver Congress 2018 a Parigi, una dieta ricca di verdure e prodotti a base di latte fermentato, come lo yogurt, insieme a caffè, tè e cioccolato, sarebbe associata ad un minor rischio di ospedalizzazione nei pazienti con cirrosi epatica.

L'azione positiva di questi alimenti si tradurrebbe in un miglioramento della biodiversità microbica intestinale. Il microbiota intestinale sarebbe infatti implicato nella patogenesi e nella progressione della cirrosi epatica.

Cirrosi epatica e microbiota umano

La cirrosi epatica rappresenta il quadro terminale della compromissione anatomo-funzionale del Fegato. Essa è compresa fra le prime dieci cause di morte nel mondo occidentale e riconosce fra le sue cause principali l'abuso di alcol e le epatiti croniche virali o di altra natura. Ma molto può essere fatto, secondo gli autori del nuovo studio, per prevenire e rallentare il decorso della malattia grazie anche ad un microbiota sano. La flora intestinale o con una definizione più esatta, il microbiota umano intestinale, è l'insieme di microrganismi simbionti che popolano il tratto gastrointestinale.

In media esistono mille miliardi di microrganismi nell’intestino umano, suddivisi in 4 principali phyla: Proteobatteri, Actinobatteri, Bacteroidetes, Firmicutes. Un microbiota sano garantisce protezione verso gli agenti patogeni; regolazione della maturazione del sistema immunitario e sua modulazione; produzione di vitamine (acido folico, vit.

K, vit. del gruppo B); regolazione della motilità intestinale; parziale recupero di energia dalle fibre alimentari, etc. Grande è l'interesse della scienza negli ultimi anni verso quello che può essere considerato a tutti gli effetti un vero e proprio organo di cui resta ancora molto da scoprire. Ma come può la dieta mediterranea contribuire alla composizione del microbiota intestinale e con quali effetti sui pazienti con cirrosi epatica?

Lo studio su Microbiota e cirrosi epatica

Per lo studio condotto dal dott. Bajaj sono stati reclutati tre gruppi di volontari provenienti da Stati Uniti (157) e Turchia (139), suddivisi in: pazienti sani, pazienti con cirrosi compensata e pazienti con cirrosi scompensata. Tutti i partecipanti allo studio sono stati sottoposti all'analisi sul microbiota fecale e quelli con cirrosi epatica sono stati seguiti per almeno 90 giorni per acquisire dati sulle eventuali ospedalizzazioni. La popolazione americana tendeva a seguire una dieta di tipo occidentale con un consumo relativamente basso di alimenti fermentati (yogurt, kefir, etc.) e un consumo elevato di caffè e bevande gassate, mentre quella turca consumava una dieta tipicamente mediterranea, ricca di alimenti fermentati e verdura.

L'analisi dei campioni di feci ha rivelato che tutti i partecipanti turchi presentavano una biodiversità tra le specie della loro flora intestinale significativamente maggiore rispetto alla coorte statunitense. Inoltre tra i partecipanti turchi non vi era alcuna differenza nella composizione del microbiota intestinale tra i pazienti sani e quelli con cirrosi epatica. Al contrario, tra i volontari americani, la biodiversità era più elevata nel gruppo di controllo (pazienti sani) e più bassa tra quelli con cirrosi scompensata. C'è stato un numero significativamente più elevato di ospedalizzazioni per tutte le cause e per il fegato durante il follow-up di 90 giorni tra gli statunitensi rispetto ai pazienti turchi.

Da questi risultati è stato possibile dedurre la chiara correlazione tra dieta, composizione del microbiota ed esiti clinici per la cirrosi epatica.

Gli alimenti che proteggono il fegato

Tra gli alimenti tipici della Dieta Mediterranea, in grado di proteggere il fegato abbiamo:

  • Lo yogurt, ma anche il kefir e gli altri prodotti derivati del latte, ricchi di fermenti lattici, sono il modo migliore per rifornire l'intestino di nuovi microrganismi "buoni", i probiotici;
  • La frutta e la verdura devono il loro effetto prebiotico (ovvero in grado di promuovere la crescita della microflora intestinale) alla presenza di fibre;
  • Cioccolato: in studi precedenti (Flanders Institute for Biotechnology (VIB) Belgio, 2016) è stato dimostrato che l'assunzione di cioccolato fondente promuova la biodiversità della flora intestinale;
  • Té verde e tè nero: promuovono a livello intestinale la presenza di batteri associati alla massa corporea magra ed aumentando il metabolismo energetico a livello epatico (effetto anti-obesità). Il loro effetto prebiotico è dovuto principalmente alla presenza dei polifenoli (Institute of Food Science and Technology, National Taiwan University, 2016).