Argomento scottante e d'attualità riguarda indubbiamente tutto quello che concerne l'alimentazione di piccoli ed adulti. Ogni giorno, tramite televisione e media in generale, riceviamo informazioni in merito alle giuste, almeno secondo le ricerche in materia vigenti, regole sul nutrimento. Giornalmente vengono proposti una serie di consigli, spesso sotto forma di dieta, per nutrire il nostro corpo con le giuste sostanze, ben bilanciate fra proteine, carboidrati e grassi. Spesso le scelte in campo alimentare sono faticose, poiché si deve rinunciare ad alimenti non adeguati allo stile di vita, all'organismo o ad una determinata condizione di Salute che, onde evitare peggiori, richiede l'abolizione di alcune sostanze, seppur innocue per altri soggetti.

Cosa dicono gli esperti

Ma naturalmente non ci sono solo privazioni e le ultime scoperte del settore lo confermano: in particolare il riferimento va ai golosi, ovvero chi ama lo zucchero ed i dolci in generale. Dall'Università Exeter rivelano che 'andar matti' per i cibi dolci è un fattore genetico, in particolare dovuto alla mutazione del gene Fg21. In presenza di questo gene si tende ad ingrassare di meno, ma si riscontrano una serie molteplice di effetti che a lungo andare potrebbero essere dannosi per l'organismo, come per esempio un leggero innalzamento della pressione sanguigna che negli anni potrebbe portare il manifestarsi di malattie cardiovascolari. Grazie al gene si tende ad accumulare meno grasso che non va cosi a depositarsi nelle zone addominali, un grosso vantaggio che pone al riparo da una serie di danni all'organismo che ne assorbe quantità eccessive.

A cosa serve lo studio

Si è venuti a conoscenza dell'esito della ricerca grazie alla rivista Cell reports, attenta nel riportare dettagliatamente il susseguirsi delle ricerche degli studiosi che hanno preso come fonte le risposte ai quesiti alimentari indirizzati a più di 450 mila persone distribuite in diverse zone del territorio, prendendo in esame anche diversi esami del sangue o genetici.

Dall'analisi di questi dati, i ricercatori son riusciti a determinare l'incidenza della predisposizione genetica, che si attesta in questo caso attorno al 20% a livello europeo con questa tendenza all'assunzione di cibi 'zuccherosi'. Tale report sarà chiaramente utile anche per trovare e comporre nuovi farmaci che possano combattere proprio l'eccessiva quantità di zuccheri nel sangue, nel caso dei diabetici, ma anche la cospicua presenza di grassi cattivi che porta obesità in milioni di esseri umani.

Non ci rimane che attendere gli esiti dei prossimi studi: l'invito è quello di tenersi aggiornati ricevendo le notifiche sulla piattaforma cliccando sul Segui posto nella pagina dell'autore dell'articolo della news.