Un recente studio coreano pubblicato sulla rivista "Journal of Allergy and Clinical Immunology", condotto dal Dr. Lee e collaboratori, ha dimostrato come ci sia una stretta correlazione tra la dermatite atopica (AD) nei neonati ed un'alterazione della flora batterica intestinale. L'AD, detta anche eczema atopico, è una malattia infiammatoria cronica della pelle abbastanza comune, soprattutto in età pediatrica, che si manifesta con eritema, desquamazione epiteliale e prurito. Non è contagiosa e di solito appare nei primi mesi di vita, fino a circa 6 anni d'età e colpisce quasi il 3% dei bambini.

Non sono ancora ben note le cause della sua insorgenza ma si presuppone una predisposizione genetica che riguarda la sfera del sistema immunitario. Ci sono anche dei fattori scatenanti come l'esposizione ad agenti allergenici o inquinanti ambientali, stress e difficoltà emozionali. Ma alla luce delle ultime scoperte l'AD potrebbe essere causata dallo squilibrio della flora batterica della pelle, conseguenza diretta di uno squilibrio del microbiota intestinale.

Lo studio

Gli studiosi coreani hanno ipotizzato che le alterazioni del microbiota intestinale del bambino potessero influenzare lo sviluppo del sistema immunitario e quindi il collegamento al rischio di malattie allergiche. Hanno quindi cercato di capire il ruolo del microbioma in pazienti con dermatite atopica (AD).

Il metagenoma del microbioma intestinale infantile è stato analizzato in base ai tipi di alimentazione ed il metodo utilizzato è stata l'analisi di campioni fecali, provenienti da 129 neonati (di circa 6 mesi), dei quali 66 bambini sani e 63 neonati con AD, utilizzando pirosequenziamento, una tecnica per il sequenziamento del DNA.

Il profilo funzionale del microbioma intestinale è stato dunque analizzato mediante sequenziamento dell'intero metagenoma in 20 soggetti di controllo e in 20 pazienti con AD e il numero totale di batteri nelle feci è stato determinato utilizzando la PCR.

I risultati

Si è visto che il microbioma intestinale dei bambini di 6 mesi era diverso in base ai tipi di alimentazione mentre nei neonati allattati al seno o con alimentazione mista sono stati riscontrati due gruppi di batteri, specie controllate da Bifidobacterium e da Escherichia / Veillonella.

La quantità di cellule batteriche nelle feci era inferiore nei bambini affetti da dermatite atopica rispetto ai neonati di controllo. Analizzando anche l'RNA correlato alla risposta immunitaria si è scoperto che l'AD genera differenze nello sviluppo di tutto il sistema, riducendo i geni per la fosforilazione ossidativa, la concentrazione di fosfatidilinositolo 3-chinasi-Akt, gli estrogeni, ed i recettori che presentano l'antigene nella risposta anticorpale. Questi ultimi vengono penalizzati dalla ridotta colonizzazione dei batteri degradanti la mucina, come l'Akkermansia muciniphila, il Ruminococcus gnavus, e Il batterio Lachnospiraceae 2158FAA; queste specie batteriche infatti sono strettamente connesse ad un equilibrato sviluppo del sistema immunitario che nei soggetti con AD era notevolmente ridotto rispetto ai soggetti normali. Le conclusioni, riportate nell'articolo scientifico, sono che le alterazioni del microbioma si associano alla dermatite proprio a causa del malfunzionamento delle cellule immunitarie.