Gli ingredienti perché si generi il panico tra la popolazione ci sono tutti: un ragno velenoso, un uomo che rischia l'amputazione di un braccio a causa del morso dell'aracnide, la particolarità dell'animale all'apparenza innocuo. Insomma partendo da questi elementi base è facile giungere a conclusioni affrettate non corrispondenti al vero. Intanto andiamo a ricapitolare quanto accaduto in questa ultima settimana.
Uomo morso dal ragno violino
Intanto l'attenzione su questo aracnide deriva da un recente caso di cronaca che ha visto quale protagonista un vigile urbano di Terni.
Il vigile mentre stava svolgendo alcuni lavori in casa è stato punto dal ragno. Dopo qualche ora gli si è formato un edema sul braccio. Il vigile, che ha rischiato l'amputazione del braccio, è stato ricoverato all'ospedale di Terni, dove si è salvato grazie alla somministrazione di una adeguata terapia antibiotica.
Ragno violino: come riconoscerlo
Si tratta di un ragno dal colore marrone-giallastro che presenta lunghe zampe. Il nome scientifico di questa specie di aracnide è Loxosceles rufescens. E' molto piccolo: il corpo del maschio raggiunge i 7 mm, mentre quello della femmina è leggermente più grande (9 mm). Viene chiamato così per via di una caratteristica macchia posta al centro del torace che ricorda vagamente il noto strumento musicale.
Tra i ragni presenti in Italia si tratta di uno dei più velenosi, ma come spiegheremo nel prosieguo dell'articolo, ciò non implica necessariamente che sia anche pericoloso.
Ragno violino: dove si trova?
Qual è l'habitat di questo ragno? Il ragno violino nelle regioni del nord trova rifugio dentro le case, soprattutto durante l'inverno, in quanto non ama le temperature rigide.
Nella stagione estiva invece lo si può trovare anche nei giardini. Nel caso in cui trovi rifugio nelle nostre abitazioni è facile che possa rintanarsi dietro ai mobili, sotto le scatole di cartone e dentro guanti e scarpe oppure tra la biancheria. Tra i luoghi preferiti da questo animaletto sono da annoverare anche gli scantinati, i solai e i bagni.
E' un animale notturno per cui è attivo prevalentemente al calare del sole, mentre di giorno preferisce rintanarsi in qualche anfratto della casa.
Morso: come si manifesta
Il morso almeno inizialmente non presenta alcun sintomo, mentre nelle ore successive si sviluppa una lesione arrossata, che provoca prurito e bruciore. Nelle 48-72 ore successive la ferita può ulcerarsi e andare in necrosi. In questo senso va considerato che il ragno inietta nei tessuti anche dei batteri anaerobi, la cui azione può facilitare il processo di liquefazione dei tessuti.
Puntura: cosa fare
In caso di puntura la prima cosa da fare è di sciacquare la pelle con abbondante acqua e sapone. In caso di comparsa dei sintomi che vi abbiamo descritto e di aggravamenti degli stessi nelle ore successive, è opportuno rivolgersi a un Cento Antiveleni.
Particolare attenzione va prestata se la lesione presenta una zona centrale arrossata che col passare delle ore tende a diventare più scura.
Perché l'allarmismo è ingiustificato
I due unici casi di cronaca di morte causata dal morso del ragno in realtà sono stati determinati da uno stato di salute già precario. Ad esempio è stato appurato che una donna calabrese ricoverata nel 2015 con sintomi quali febbre e una lesione ulcerosa alla mano soffriva di miastenia gravis, per cui per i medici il loxoscelismo non è stata la causa primaria del decesso della stessa. Si tratta poi di un ragno non aggressivo che attacca soltanto se si sente minacciato. Certo il ragno violino inietta un veleno che è citotossico per l'organismo umano, tuttavia a differenza del veleno dei ragni americani, può causare delle lesioni necrotiche soltanto nella sede dove vi è stata la puntura. In conclusione le lesioni provocate dal morso di questo aracnide sono molto simili a quelle prodotte dagli insetti ematofagi, quali ad esempio le zanzare.