In questi giorni si è tornati a parlare del ragno violino, una delle specie di aracnidi più velenose esistenti in natura. L'animaletto all'apparenza innuocuo, che si chiama così per via di una macchia presente sul corpo che può ricordare vagamente un violino, è nota col nome scientifico Loxosceles rufescens. In questo tembilissimo aracnide si è imbattutto non più tardi di qualche giorno fa un vigile urbano di Terni di 59 anni. L'uomo ha raccontato di non aver dato peso al morso, almeno inzialmente. Qualche giorno dopo però hanno cominciato a manifestarsi gli effetti della puntura: gli si sono formate due piccole croste a distanza di due centimetri l'una dall'altra.
In seguito è comparsa la febbre, un edema al braccio e sono sopraggiunte delle complicanze renali. L'uomo, ricoverato all'ospedale di Terni, ha raccontato di essere vivo per miracolo. In particolare ha ringraziato pubblicamente l'equipe medica del reparto di malattie infettive guidata dalla professoressa Daniela Francisci.
Come riconoscere l'aracnide
Il ragno violino non è poi così dissimile dagli altri ragni comuni in cui ci possiamo imbattere, tuttavia uno dei segni che può aiutarci a distinguerlo dalle altre specie di aracnidi è la presenza di una macchia a forma di violino al centro del torace. Si tratta di un ragno che non ama il freddo, per cui soprattutto nelle regioni del nord nei mesi invernali cerca rifugio nelle case.
Generalmente durante il giorno rimane rintanato all'interno degli armadi, nelle scatole di cartone, nelle calze o dietro ai mobili. In natura invece lo si trova nella cavità degli alberi o sotto le pietre. Occasionalmente puó rifugiarsi anche nelle lenzuola. In ogni caso va sottolineato che non si tratta di un ragno aggressivo: morde solo se si sente in pericolo.
Cosa fare in caso di morso
Il morso del ragno violino determina una lesione che si arrossa e provoca bruciore, prurito e formicolii. Entro 48-72 ore dal morso la sede interessata può andare incontro a necrosi e ulcerarsi. Nei casi più gravi possono presentarsi anche danni ai reni ed emorragie. Inoltre il ragno violino può iniettare nei tessuti umani anche dei batteri anaerobi, ovvero degli agenti patogeni che sono in grado di vivere in assenza di ossigeno, la cui proliferazione può complicare il decorso della lesione portando alla liquefazione dei tessuti.
Pertanto in presenza dei sintomi che vi abbiano descritto bisogna intervenire tempestivamente. Secondo gli esperti la prima cosa da fare è lavare la puntura con abbondante acqua e sapone. Quindi è opportuno recarsi al pronto soccorso più vicino, possibilmente con l'aracnide catturato per consentirne l'identificazione. Nel caso in cui nelle ore successive i sintomi dovessero aggravarsi è bene chiamare il centro antiveleni (0266101029) al fine di ottenere maggiori informazioni sulle cure.