Il ragno violino sta riscuotendo un discreto successo tra gli italiani, visti i recenti casi di cronaca registrati che non aiutano di certo a dormire sonni tranquilli. La notizia dell'uomo di Terni, finito in ospedale per un morso di Loxosceles rufescens (questo è il nome scientifico del ragno violino), ha suscitato un vero e proprio evento mediatico, che ha portato moltissime persone sul web a informarsi sul temuto aracnide, alla ricerca di eventuali rimedi per debellarlo definitivamente.

Descrizione e biologia del ragno violino

Il ragno violino è un aracnide sinantropo, che vive cioè a stretto contatto con gli esseri umani; è molto facile rinvenirlo in casa, oppure in giardino o in cortile.

Vive sovente nascosto negli angoli più remoti (dietro ai battiscopa, nelle fessure e crepe dei muri, dietro agli armadi) e molto raramente esce dai suoi nascondigli per farsi vedere. Il colore di fondo dell'intero corpo vira dal giallo paglierino al marrone chiaro, ma la caratteristica che lo ha portato a un nome comune così singolare risiede proprio in una curiosa macchia scura sul capo, che ricorda, molto vagamente, un violino. Durante il periodo degli accoppiamenti, i maschi escono di notte alla ricerca di una potenziale compagna, che resta rintanata rilasciando dei feromoni attrattivi (per questo motivo le femmine sono quasi impossibili da vedere). Entrambi i sessi sono morfologicamente simili, ma la femmina è decisamente più grossa del maschio, arrivando a superare anche i 13 mm, zampe incluse.

A fecondazione avvenuta, la coppia si separa e la femmina provvede alla deposizione delle uova, che avviene in un bozzolo sericeo di forma sferica. Il maschio, assolta la sua funzione riproduttiva dalle due alle quattro volte, muore. Questa specie si nutre di pesciolini d'argento, piccoli coleotteri, altri ragni, cimici e diverse specie di artropodi che vivono nelle nostre case, risultando quindi anche utili.

Pericolosità del morso

La pericolosità del morso del ragno violino è dovuta principalmente alla sua azione necrotica, a carico di alcune tossine combinate, talvolta, all'azione di batteri anaerobi (che vivono cioè in assenza di ossigeno). Difficilmente questo ragno morde gli esseri umani, ma durante le scorribande notturne in cerca di partner o cibo possono scegliere come nascondiglio scarpe, asciugamani, lenzuola o indumenti vari lasciati a terra, aumentando così la possibilità di subire morsi.

Nel caso ci si rendesse conto di un morso sul proprio corpo attribuibile al ragno violino, in genere non bisogna fare nulla, se non tenere sotto controllo la zona per osservare gli eritemi presenti. Generalmente, infatti, solo in soggetti allergici, obesi o immunodepressi il morso può dar vita nella peggiore delle ipotesi al Loxoscelismo, o a un'escara che porta il tessuto circostante a necrotizzarsi, con eventuali complicazioni a carico di altri organi già precedentemente compromessi o danneggiati. In generale, quindi, è difficile attribuire la morte di due persone in Italia proprio al ragno violino, dal momento che i pazienti presentavano già patologie regresse di natura cronica e che i casi medici fino ad ora accertati sono sull'ordine della decina.

Inoltre, la sintomatologia è comune a quella di altri tipi di morsi o infezioni causate da microrganismi patogeni, il che rende complicato da parte dei medici stabilire con estrema certezza che il tutto sia scaturito dal morso del ragno violino. Vi è comunque la possibilità di prevenire i morsi di aracnide, stando bene attenti a non lasciare indumenti sparsi sul pavimento mentre, se si accerta un'alta presenza in casa di Loxosceles, è bene rivolgersi ad una ditta di disinfestazione, meglio se specializzata in aracnidi.