I percorsi della scienza per certi versi sono curiosi. Siamo portati a pensare ad esempio che la scienza medica, il regno del raziocinio, proceda per accumulazione progressiva di sapere lungo una linea retta, in realtà le scoperte più eclatanti nel mondo della medicina sono avvenute casualmente. Potrebbe essere così anche per quanto riguarda la calvizie. Secondo uno studio condotto dai ricercatori dell'Università di Manchester, un farmaco pensato per la cura dell'osteoporosi potrebbe in realtà essere utilizzato per stimolare l'attività dei follicoli.

Il farmaco che potrebbe far ricrescere i capelli

I ricercatori hanno scoperto che un farmaco utilizzato contro l'osteoporosi, il WAY- 316606, ha quale effetto collaterale la crescita dei capelli, in quanto è in grado di inibire la proteina SFRP1, che tra le altre cose regola la crescita dei follicoli. In particolare i ricercatori sono partiti dallo studio della Ciclosporina A, un farmaco immunosopppressivo in commercio dagli anni '80 e somministrato ai pazienti trapiantati per evitare il rigetto. Tra gli effetti collaterali della Ciclopsorina A vi è anche l'aumento dei peli corporei e dei capelli. Successivamente i ricercatori hanno scoperto che il farmaco Way-316606 presenta in realtà lo stesso effetto collaterale della Ciclosporina A, in quanto ha come bersaglio la stessa proteina SFRP1, pertanto potrebbe essere utilizzato contro la calvizie.

La strada per una vera e propria cura in realtà è però ancora lontana. Il prossimo step da parte dei ricercatori consisterà nella sperimentazione sui pazienti per verificare che questa sostanza sia innocua. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista PloS Biology.

Calvizie: le cure attuali

Allo stato attuale, gli unici farmaci di provata efficacia per la cura della calvizie sono due: il minoxodil e la finasteride.

Il primo può essere utilizzato sia dagli uomini sia dalle donne. Il minoxidil prolunga fase di crescita del capello, ma non ha un effetto diretto sulla calvizie maschile, detta anche alopecia androgenetica. La finasteride invece è un farmaco anti-androgeno che blocca l'enzima 5-alfa-reduttasi, impedendo in tal modo la conversione del testosterone in Dht, un metabolita biologicamente attivo dell'ormone testosterone, formato tra l'altro anche nei follicoli dei capelli. Sarebbe proprio quest'ultimo ad essere responsabile della progressiva miniaturizzazione dei capelli che si presenta nella calvizie maschile.