Aumenta il numero dei giovani dipendenti dei social media. Non solo droga e alcool, anche lo smartphone è da evitare per salvaguardare la salute dell'uomo. A maggior rischio i più giovani che vivono tutto come in uno show.

Dipendenza da social network

La Tecnologia sta paralizzando lo spirito creativo dei giovani trasformandoli in zombi, dipendenti di un dispositivo nato come telefono mobile e diventato ingegno di tecnologia difficile da liberarsene. A peggiorare la situazione ci si mette anche la televisione dove una buona parte dei programmi è legata al televoto e ai social.

Smartphone e social network sono diventati pericolosi per la salute dell'uomo soprattutto per quella dei giovani.

Droga, alcool e social media

Dopo la droga e l'alcool ora sta prendendo piede nel mondo giovanile la dipendenza da social network. Sta aumentando il numero di giovani che si rivolge a centri specializzati per il trattamento delle dipendenze da social media. Facebook, Instagram, Whatsapp e Twitter oramai sono pane quotidiano, la cosa più grave è che qualcuno si fa prendere troppo la mano, fino a non poterne fare a meno.

Pochi giorni fa un atto di bullismo consumatosi nella casa del Grande Fratello ai danni di Aida Nizar ha scatenato uno tsunami mediatico impressionante. La pagina Facebook del reality è stata presa d'assalto da molti giovani che chiedevano la squalifica di Baye Dame e così è stato.

A Ballando con le stelle sabato scorso, per volere del pubblico Natalina Guettà è andata in semifinale mandando allo spareggio la brava Gessica Notaro. Ad Amici dopo le critiche da parte di Heather Parisi nei confronti di Biondo, migliaia e migliaia di ragazzine si sono schierate a favore del cantante e hanno dato vita a un linciaggio social nei confronti della ballerina americana.

Federico Moccia e la dipendenza da social

A spiegare bene cosa sia la dipendenza da social c'ha pensato Federico Moccia nel film "Non c'è campo" dove mostra la difficoltà di un gruppo di persone di ritornare nella vita pre-internet dopo che un improvviso black out li priva della connessione. Con l'aumento dei giovani che decidono di rivolgersi ai centri specializzati per disintossicarsi dai social media, crescono il numero dei rehab center, dove i ragazzi vengono privati dello smartphone e della connessione internet e obbligati a seguire programmi specializzati.

Il centro "Paradigm" in California, garantisce la guarigione dei ragazzi che non riescono ad utilizzare lo smartphone per meno di 6-7 ore a giorno. La retta non è accessibile a tutti, la terapia può costare fino a 50 mila dollari.