Un sondaggio online dell'Associazione Nazionale Dipendenze Tecnologiche, Gap e Cyberbullism condotto su 500 persone fa emergere dati davvero preoccupanti. Fino ad oggi si pensava che solo gli adolescenti venissero colpiti dalla "febbre dei social e degli smartphone", invece ci si sbagliava di grosso, poiché la recente ricerca ha rivelato che circa il 51% dei ragazzi non può fare a meno delle nuove tecnologie, arrivando addirittura a controllare il cellulare fino a 75 volte al giorno. Inoltre, una piccola fetta di giovani (circa il 7%) tiene d'occhio il proprio telefono fino a 110 volte al giorno, e in alcuni casi anche nelle ore notturne.

Questi dati preoccupanti non riguardano solo gli adolescenti di età compresa tra i 13 e i 17 anni, ma anche gli adulti: circa il 49% dei soggetti con età superiore ai 35 anni, arriva a controllare il proprio smartphone fino a 43 volte al giorno, con circa il 6% che lo guarda anche fino a 65 volte di media. Quali sono i motivi che si nascondono dietro questo morboso attaccamento ai dispositivi tecnologici e alle piattaforme digitali?

I social network

Oggigiorno è diventato semplicissimo, attraverso gli smartphone, accedere ai social network come Facebook, Instagram e Twitter: probabilmente, proprio questa facilità d'accesso ha favorito la profonda dipendenza tra le persone e i cellulari, portando inconsciamente a danneggiare la propria Salute. Uno studio dell'Università di Pittsburgh, pubblicato sull'American Journal of Preventive Medicine, ha rivelato che, se ci si concede più di 2 ore di navigazione al giorno sui social, aumenta il rischio di incorrere in patologie come la depressione, poiché in queste circostanze l'utente tende ad isolarsi completamente dal mondo reale, accrescendo la sensazione di solitudine.

Proprio questa condizione può favorire l'emergere della depressione, che rimane solo una delle tante patologie in cui si rischia di incorrere quando si abusa dei social network.

Gravi patologie dietro l'angolo

Diversi studi hanno confermato che l'avvento di internet ed un ricorso eccessivo alle piattaforme digitali possono comportare la nascita di nuove patologie di tipo fisico e psicologico.

Infatti alcune ricerche hanno rivelato che i "drogati" del web possono andare incontro ad atteggiamenti impulsivi che, nei casi più gravi, possono sfociare in una vera e propria dipendenza che causerebbe un'incapacità di comunicare con il mondo esterno.

Inoltre si teme per un eventuale aumento dei casi di demenza poiché, con il costante ricorso ai motori di ricerca come Google, Yahoo e Bing, ormai è diventato facilissimo avere accesso a qualsiasi notizia, e ciò rischierebbe di far crollare la capacità dell'individuo di ragionare e di sviluppare una propria capacità critica.