Malattie della Tiroide: milioni di italiani sono affetti da disturbi legati a questa piccola ghiandola presente nel nostro organismo, il cui cattivo funzionamento, secondo gli esperti, risulterebbe alla base di molteplici disturbi e squilibri di diversa natura.
Tiroide: attenzione al consumo di iodio, il parere degli esperti
Per mantenere in buona Salute la ghiandola della tiroide, risulterebbe estremamente importante consumare iodio nella idonea quantità. Il suo fabbisogno, a livello giornaliero, è di 150 microgrammi per la popolazione adulta, dai 90 ai 120 microgrammi per bambini dai sei anni in su e di 250 per le donne in stato di gravidanza e durante tutto il periodo dell’allattamento.
La sua carenza, soprattutto in queste ultime, potrebbe causare dei deficit nel normale sviluppo del neonato, e in particolar modo, nella formazione celebrale del suo livello cognitivo. Per garantire, nel nostro Paese, gli standard suggeriti dall’Organizzazione Mondilale della Sanità (OMS) nel 2005 è stato introdotto in Italia un particolare programma a livello nazionale di ‘iodoprofilassi’, ma secondo le statistiche, rilevate nel corso di questi anni e sottolineate in occasione della Settimana Mondiale della Tiroide i risultati sperati non sono stati ancora raggiunti.
Ogni anno in Italia sono circa 60.000 i nuovi casi diagnosticati di patologie legate alla tiroide, la maggior parte delle quali, per fortuna, non risultano avere effetti estremamente infausti sulla vita dei pazienti.
Sicuramente la prevenzione, come in ogni ambito della salute, rappresenta una delle abitudini più sane ed è proprio in relazione a questo che, nella settimana mondiale della tiroide, medici specialisti offriranno gratuitamente a tutti i cittadini interessati visite endocrinologiche ed ecografie alla tiroide.
La ghiandola della tiroide: come funziona e cosa è importante sapere
La tiroide è una ghiandola endocrina di dimensioni alquanto ridotte che si trova, anatomicamente, alla base del nostro collo. Essa secerne un ormone molto importante per l’intero organismo chiamato ‘tiroxina’. La sua funzione principale è quella di essere una vera e propria ‘centralina’ del buon funzionamento del nostro organismo attraverso svariate funzioni come la giusta regolazione del nostro metabolismo, del ritmo cardiaco, la idonea produzione di calore nel nostro corpo, l’accrescimento del sistema nervoso e tanto altro.
I primi sintomi di una ridotta funzionalità tiroidea sono diversi e tra questi l’affaticamento, la presenza di anemia, la caduta evidente di capelli e il tono dell’umore depresso, sono da considerare il campanello d’allarme del suo cattivo funzionamento.
Stiamo parlando di sintomi, però, facilmente riscontrabili in diversi ambiti e presenti anche in altre patologie. Risulta, proprio per questo, ulteriormente importante creare una maggiore sensibilità nella popolazione, inducendola a controlli periodici ed opportuni di questa ghiandola per la possibile diagnosi precoce e le opportune terapie oggi disponibili, che prevedono l’assunzione sistematica dell’ormone sintetico tiroideo in presenza di ipotiroidismo o di altri farmaci specifici in presenza di ipertiroidismo. Anche in presenza di noduli alla tiroide o di patologie tumorali, le terapie chirurgiche sempre più all’avanguardia possono offrire e garantire oggi al malato una buona qualità di vita.