Il Politecnico di Losanna ha completato un importante studio durante il quale, mediante l’impiego di una piccolissima videocamera, si è potuto osservare il comportamento delle cellule e soprattutto si è riusciti decifrarne quello che è il loro linguaggio segreto, fatto di molecole. L'esperimento che verteva sull'osservazione delle cellule ha consentito di capire il meccanismo che condiziona il comportamento delle singole cellule. In particolare si è notato che le cellule, al pari degli esseri umani, hanno dei comportamenti unici.

I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Small

La minuscola videocamera - di grandezza pari ad un millesimo di una goccia di pioggia - è stata dettagliatamente descritta su "Small", rivista scientifica specializzata nell'applicazione di micro e nano tecnologie in ambito medico scientifico .

Dette tecnologie su scale dimensionali ridotte, talvolta anche inferiori al nanometro - pari ad un miliardesimo di metro - stanno riscontrando un crescente interesse a livello mondiale e stanno trovando applicazione un po’ in tutti i campi scientifici, chimica, biologia, fisica, medicina, ecc. Il gruppo di ricercatori del Politecnico di Losanna, coordinato dai professori Hatice Altug e Xiaokang Li, ha iniziato lo studio introducendo una cellula all'interno della microcamera costruita appositamente per l'occasione.

L'intento dell'intera operazione era quello di osservare e studiare la cellula in azione, registrandone il comportamento in tempo reale, stando bene attenti a non modificare l'ambiente naturale e controllando con continuità il quantitativo e la tipologia di molecole prodotte durante il periodo di osservazione (circa 12 ore).

Oggetto dello studio è stato il meccanismo che condiziona il comportamento delle cellule

Dall'osservazione delle cellule è emerso che esse hanno dei comportamenti unici. In particolare si è osservato che quando sono stimolate da un agente esterno - come ad esempio un virus - producono molecole in quantità diversa e comunicano con le altre cellule diversamente a seconda delle situazioni.

Nello specifico si è osservato che:

- Le cellule tumorali generano ormoni e proteine che vanno ad attaccare i tessuti sani;

- Le cellule immunitarie rispondono alle infezioni creando molecole proteiche che vanno ad influenzare il sistema immunitario incentivandolo a contrastare il virus.

Lo studio rappresenta una pietra miliare nella ricerca di cure più efficaci atte a contrastare determinate patologie come tumori o malattie autoimmuni. Con questa metodologia sarà infatti possibile, in futuro, scegliere le cellule immunitarie più forti al fine di combattere con maggiore efficacia una malattia. Mentre in campo oncologico vi sarà la possibilità di identificare con precisione le cellule tumorali più aggressive e pianificare così la terapia più adatta.