L’intolleranza alle statine, che si manifesta con problemi di tossicità a carico dei muscoli (mialgia), è un problema significativamente crescente in tutto il mondo.

I nutraceutici sono un valido aiuto come alternativa naturale alle statine, capaci di ridurre il colesterolo LDL in modo significativo e di indurre anche un’attività antiglicemica e antipertensiva.

I ricercatori del Department of Hypertension, Medical University of Lodz (Polonia), hanno analizzato gli studi clinici condotti finora dopo somministrazione di nutraceutici anticolesterolo: berberina, bergamotto, carciofo, riso rosso fermentato, acidi grassi omega 3 polinsaturi, fibre solubili, steroli e stanoli, spirulina e silimarina, consumati da soli o in combinazione con farmaci anticolesterolo come le statine, inibitori della sintesi di colesterolo o con l’ezetimibe, farmaco modulatore dell’assorbimento del colesterolo.

L’uso dei nutraceutici ha apportato parecchi vantaggi: estratti da prodotti naturali di alcuni alimenti e utilizzati da certe popolazioni da migliaia di anni, sono risultati sicuri e ben tollerati. Hanno manifestato molteplici meccanismi di azione: riduzione dell’assorbimento di colesterolo intestinale, della sintesi di colesterolo epatico e aumento dell’escrezione del colesterolo LDL.

Il lavoro è stato pubblicato sulla rivista J American College Cardiology nel luglio 2018.

Meccanismo di azione dei nutraceutici anticolesterolo

I nutraceutici somministrati in soggetti ipercolesterolemici hanno rivelato azioni diverse negli studi clinici.

Fibre solubili, glucomannano, steroli delle piante, bergamotto e lupini hanno ridotto l’assorbimento dei lipidi intestinali ed elevato l’escrezione del colesterolo; berberina e proteine della soia hanno innalzato l’assunzione epatica delle particelle LDL.

Berberina, proteine della soia e acido clorogenico hanno ampliato la termogenesi.

Infine la monacolina K, policosanoidi, carciofo, allicina, proteine della soia e bergamotto hanno inibito l’enzima HMG-Coa reduttasi, coinvolto nella sintesi epatica del colesterolo.

Studi clinici

E’ stata valutata la combinazione di diversi nutraceutici in soggetti che avevano mialgia da statine, in 252 studi clinici.

I nutraceutici da soli o in combinazione con le statine conferivano benefici aggiuntivi sul profilo lipidico, permettendo di ridurre la dose di statine e i conseguenti effetti avversi negli intolleranti.

I nutraceutici miglioravano anche gli effetti di altri tipi di farmaci anticolesterolo come l’ezitimibe, in combinazione con una dieta bilanciata.

La possibilità, da parte delle diverse miscele di nutraceutici, di agire simultaneamente con molteplici meccanismi è risultata vincente per migliorare la disfunzione endoteliale e la rigidità delle arterie, grazie anche alle proprietà antiossidanti e antinfiammatorie.