La terapia convenzionale dei soggetti con poliartrite aggressiva prevede un trattamento con farmaci anti-reumatici e terapie biologiche per contrastare la malattia e la disfunzione degli organi; tuttavia il 92% dei pazienti preferisce adottare anche terapie alternative.

Sono stati prescritti molti integratori naturali (non vitamine e non minerali); alcuni con risultati benefici, altri con svantaggi.

I ricercatori del Department of Medicine University of Arizona di Tucson li hanno analizzati in 23 studi clinici, condotti in 11 paesi, su soggetti affetti da artrite reumatoide che assumevano nutraceutici nel corso delle cure farmacologiche.

Gli studiosi hanno osservato che il 47% dei pazienti riscontrava giovamento da prodotti a base di olio di pesce o di fegato di merluzzo. Nelle specifico è stato riscontrato che questi integratori naturali sono in grado di ridurre il dolore dell’artrite reumatoide, i fattori di rischio cardiovascolare e di limitare l’utilizzo degli antinfiammatori non steroidei.

Il 13% dei pazienti mostrava, invece, effetti indesiderati nel corso delle terapie farmacologiche con olio di enotera, semi di borragine e di ribes nero e con la pianta cinese “thunder god vine“: in particolare dismenorrea, disfunzione renale e decremento della fertilità maschile.

Il lavoro è stato pubblicato sulla rivista di Arthritis Care Research nei giorni scorsi.

Artrite reumatoide

E’ una malattia infiammatoria autoimmune, che colpisce il 2% della popolazione tra i 50 e i 60 anni di età.

Nel 70% dei casi si manifesta gradualmente, con comparsa di dolori, infiammazioni alle articolazioni e rigidità mattutina.

In seguito alla diagnosi con marcatori ematici come il fattore reumatoide (FR) e gli anticorpi anti citrullinati (anti-CCP), risultano d’aiuto farmaci antinfiammatori non steroidei e corticosteroidi come il metotrexato per lenire il dolore, e biologici per rallentare il processo di danneggiamento delle articolazioni.

Nutraceutici nell’artrite reumatoide

Dall’analisi degli studi clinici è emerso che l’uso dei supplementi nei pazienti affetti da artrite reumatoide è aumentato ogni anno dell’8%.

L’efficacia dei nutraceutici somministrati per via orale è stata misurata su alcuni parametri: diminuzione dell’intensità del dolore, miglioramento del sonno, attenuazione dei sintomi, riduzione del gonfiore e della fatica.

I più benefici sono risultati gli oli marini ricchi di acidi grassi omega3, a differenza degli oli carichi di acidi grassi omega6.

Il solfato di glucosamina, componente naturale delle articolazioni, se aggiunto alla terapia, si comportava come analgesico e inibitore dell’osteoartrite; tuttavia potenziava l’effetto del farmaco anticoagulante warfarin, provocando lividi e sanguinamenti nei pazienti che lo assumevano contemporaneamente.