Un team di ricercatori statunitensi ha compiuto un importante passo in avanti nella lotta all'obesità. In particolare i ricercatori dell'istituto Dana-Farber di Boston hanno scoperto il ruolo fondamentale svolto dal succinato. Si tratta di una sostanza che viene prodotta dal metabolismo e si attiva col freddo. Fondamentalmente ha la funzione di tenere sotto controllo sia il consumo di calorie che la temperatura corporea. I ricercatori guidati da Edward Chouchani hanno analizzato tutte le sostanze prodotte dal metabolismo che sono presenti nel tessuto adiposo bruno.

Ed in effetti tale tessuto adiposo a differenza di quello bianco che invece le accumula, fa sì che le calorie vengano smaltite. I ricercatori hanno scoperto che il succinato viene rilasciato nel sangue a seguito dell'attività muscolare e successivamente viene immagazzinato nel tessuto adiposo bruno.

I risultati della ricerca

I ricercatori hanno condotto degli esperimenti sulle cavie da laboratorio. In particolare hanno somministrato ai topi dell'acqua arricchita con il succinato. In tal modo nemmeno i topi sottoposti a una alimentazione ricca di grassi sono ingrassati. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Nature.

Un altro studio è stato condotto in Spagna. Il Centro Nacional de Investigaciones Cardiovasculares Carlos III, ha scoperto un secondo modo per arrivare al tessuto adiposo bruno che brucia i grassi.

I ricercatori iberici hanno individuato una proteina chiamata p38 alfa che è stata individuata in oltre 150 persone obese, scoprendo che frena un'altra proteina chiamata Ucp1. Ed è proprio quest'ultima, anch'essa presente nel tessuto adiposo bruno, ad attivare le cellule bruciagrasso e a sviluppare calore. I ricercatori sono giunti a queste conclusioni dopo aver condotto un esperimento su topi, che sono stati geneticamente modificati in modo da non avere questa proteina p38 alfa.

I roditori in assenza di questa proteina non mettevano su chili neanche se la loro dieta era ricca di grassi. Una volta eliminato questa sorta di freno molecolare il tessuto brucia grassi ha ripreso a funzionare a pieno ritmo. A fronte dei risultati ottenuti da queste ricerche il prossimo passo sarà quindi vedere se risultati analoghi relativi a questi meccanismi di attivazione del tessuto adiposo bruno possano ottenersi anche nell'uomo.

Obesità: le complicazioni più frequenti

Ed in effetti l'obesità è una condizione che mette a rischio la Salute. In Italia interessa oltre 4 milioni di persone e circa il 20% dei bambini in età scolare. Si può parlare propriamente di obesità quando l'indice di massa corporea supera il valore di 30. L'obesità, tranne una minoranza di casi che ha origine genetica, nella maggior parte dei casi deriva da una alimentazione ricca di grassi e dalla sedentarietà. Chi ne soffre può andare incontro a diverse e gravi complicazioni, le più temute sono le patologie cardiovascolari, il diabete, l'ipertensione.