Fare uno spuntino a mezzanotte o cenare troppo tardi potrebbe aumentare il rischio di cancro, uno studio scientifico mostra il danno da interruzione dell'orologio interno del corpo. Gli scienziati spagnoli hanno scoperto che le persone che mangiavano regolarmente la cena dopo le 21:00 o anche meno di due ore prima di andare a dormire avevano un rischio aumentato del 25% di cancro al seno e alla prostata.
Cancro, l'ora dei pasti
Il team dell'Istituto di Barcellona per la Salute globale (ISGlobal) ha rivelato che il metabolismo si accelera durante la notte ma, invece, rallenta se si fanno cene tardive o i famosi "spuntini di mezzanotte".
L'attivazione del metabolismo quando dovrebbe essere a riposo, quindi, sarebbe la causa dell'insorgenza più frequente di casi di cancro. Diversi e importanti studi hanno esaminato il danno alla salute del lavoro a turni, della routine di infermieri e lavoratori manuali, che a causa dei loro ritmi hanno un rischio particolarmente elevato di cancro alla prostata o al seno. I ricercatori spagnoli hanno intervistato circa 1800 pazienti, affetti da cancro alla prostata e al seno, e circa 2000 non colpiti da nessuna malattia: lo studio dei risultati e degli schemi di alimentazione ha rilevato che gli intervistati malati di tumore avevano più predisposizione a fare spuntini a notte inoltrata. L'autore principale della ricerca, Manolis Kogevinas, ha dichiarato che gli schemi alimentari sono fondamentali per la nostra salute e che i pasti nelle ore diurne sono associati a un diminuito rischio di cancro.
I risultati dello studio evidenziano dunque come l'alterazione dei ritmi circadiani del nostro organismo possono sfociare in un maggior rischio di contrazione di malattie degenerative.
Le dichiarazioni della responsabile della ricerca
Questa ricerca va ad aggiungere un elemento di novità nell'ambito della prevenzione del cancro.
Attualmente le linee guide, diffuse dall'Organizzazione mondiale della sanità, non fanno menzione del potenziale rischio sulla salute stabilito dall'ora dei pasti; l'Oms, ad ora, annovera solamente il lavoro di notte come potenzialmente cancerogeno, senza però entrare nel dettaglio. La dott.sa Dora Romaguera, che ha guidato la ricerca spagnola, ha però affermato che saranno necessarie ulteriori ricerche per capire le ragioni precise di questi risultati. "Tutto sembra indicare che il tempo del sonno influenza la capacità di metabolizzare il cibo" dichiara la scienziata.