La dieta migliore per accelerare il metabolismo basale, perdere peso e mantenere il peso forma a lungo termine evitando l’effetto yo-yo, è semplice secondo un recente studio di ricercatori australiani. L'obiettivo è risvegliare il metabolismo lento e la soluzione, secondo gli esperti, è quella di recuperare le radici gastronomiche della propria trazione. Potrebbe, allora, avere senso rispolverare i consigli alimentari tipici di ogni mamma sulla faccia della terra: mangiare bene e spesso.

Il panorama alimentare moderno non sta certo migliorando.

La qualità degli alimenti è sempre più dubbia e offre sempre più spesso prodotti gastronomici confezionati e già preparati, ricchi in zuccheri nocivi e conservanti. Questi additivi sono inseriti in prodotti calorici che hanno bassissimo potere saziante oltre che nutrizionale, e che possono creare dipendenza da zuccheri. Una dipendenza famosa per l’insorgere di malattie quali il diabete o la complicazione dell’ovaio micropolicistico.

D’altro canto, è sempre più facile venire a contatto con diete veloci e semplicistiche che promettono perdite di peso inverosimili in un breve lasso di tempo. Il più delle volte è una semplice perdita di liquidi che può fare sicuramente bene in un primo momento come drenante per ridurre la ritenzione idrica, ma a lungo termine occorre necessariamente agire sull’intero organismo.

Ritrovare il giusto equilibrio e la corretta massa magra, infatti, è la soluzione per mantenere il peso corretto anche dopo mesi dalla fine della dieta.

Come accelerare il metabolismo

La vecchia raccomandazione della mamma, il famoso “Mangia, mangia” oggi clamorosamente snobbato da tutti, si scopre oggi avere un fondamento scientifico.

Ben più di uno solo, in verità, stando agli ultimi studi nel settore. Secondo il dottore australiano Nick Fuller, esperto di obesità presso l’Università di Sidney, il consiglio giusto per mantenere il peso forma a lungo termine è proprio quello di “mangiare” e mangiare spesso. Sotto accusa sarebbero le diete veloci, che promettono rapide diminuzioni del peso.

In questi casi, l’effetto potrebbe essere controproducente e causare il classico effetto yo-yo che spesso fa dire: “Avevo perso peso e appena ho smesso la dieta, ne ho ripreso il doppio”. Una condizione che influisce non solo sul fattore peso, ma anche sul lato cardiovascolare, psicologico e della Salute in generale.

Il suggerimento dello studioso è unico e "tradizionale": mangiare spesso assumendo solo alimenti di alta qualità, a partire dalla colazione. Fare il classico breakfast in modo abbondante, evitare di saltare gli spuntini, assumere non solo proteine, ma anche carboidrati, fare tutti i pasti previsti, è la chiave giusta per accelerare il metabolismo. Saltare i pasti o mangiare poco, infatti, equivale a dire al corpo di “fermarsi” e diminuire il suo metabolismo poiché potrebbe esserci una temporanea carenza di nutrienti.

In sostanza, chi riesce a mangiare in modo costante e completo, perde peso meglio e con un effetto di più lunga durata. Il dottore australiano punta il dito anche con le diete che “eliminano” completamente alcuni alimenti dalla dieta quotidiana, come per esempio le diete low carb.

Carboidrati si o no?

L’eliminazione dei carboidrati tanto in voga oggi nelle diete lowcarb, non solo è nociva sull’aspettativa di vita, ma anche sulla salute in generale. I carboidrati, infatti, rappresentano la fonte energetica principale per l’organismo umano, hanno funzione plastica e concorrono alla formazione delle strutture nervose e degli acidi nucleici. Gli unici carboidrati da eliminare nella dieta, o comunque limitare fortemente, sono gli zuccheri semplici ad alto indice glicemico.

Questo tipo di carboidrati, infatti, favorisce l’accumulo di adipe tissutale e può causare insulino-resistenza.

I carboidrati giusti, invece, sono quelli complessi di pane e pasta integrali, per esempio, in grado di apportare la giusta dose di nutrienti e di rilasciare i glucidi gradualmente, evitando così i picchi glicemici tanto dannosi. Semaforo verde per la pasta, quindi, soprattutto quella fatta in casa dalle mani esperte della mamma e quella integrale. Proprio lei, la mamma, che consigliava di mangiare verdura, tagliatelle all’uovo home made e gustose polpette. E di evitare come la peste ogni tipo di snack e merendine!

Lo studio dell’Università di Sidney

Il dottor Fuller non ha più dubbi su quale sia la dieta corretta per accelerare il metabolismo.

Una convinzione che parla chiaro: “La restrizione del cibo pare essere la via da seguire per perdere peso, ma questa è la peggior pratica che una persona possa adottare".

Lo scienziato, infatti, punta il dito sull’effetto yo-yo sostenendo che dopo appena 3 o 6 mesi di dimagrimento dovuto ad un regime alimentare restrittivo, il corpo inizia a rallentare il proprio metabolismo fino quasi a spegnerlo: questo è il risultato di un meccanismo di difesa tipico di ogni organismo vivente. Il gruppo di studio australiano cita, quindi, le cause di questo atteggiamento ancestrale dell’organismo umano, proprio degli uomini primitivi. Il loro corpo, in periodi di scarsità di cibo, non avendo di che mangiare, riduceva lentamente il metabolismo basale in modo da non sperperare le poche calorie a disposizione e facendo tesoro (ossia, trattenendo) ogni singola parte di grasso a disposizione.

Il corpo umano che è rimasto essenzialmente invariato dal punto di vista metabolico rispetto ai nostri progenitori, è un organismo intelligente e il metabolismo, anche oggi, può rallentare proprio a causa della repentina perdita di peso imposta da una dieta restrittiva.

Le abitudini alimentari “sbagliate” della nuova società globale

Il mondo è velocemente cambiato in meno di un secolo, modificando sostanzialmente le abitudini alimentari di coloro che vivono nei paesi industrializzati e il loro rapporto con il cibo. Niente più sapori autentici del “fatto in casa”, sempre più gusti omologati e globalizzati in prodotti industriali ricchi di ingredienti chimici. Un “voltare le spalle ai regimi alimentari tradizionali” che ha avuto ripercussioni negative sul benessere dell’Uomo.

Il dottor Fuller spiega ancora che “La dieta mediterranea ha benefici nutrizionali, ma quello che sta succedendo ora è che c'è un'interruzione negli ambienti familiari e nelle abitudini alimentari tradizionali”. Lasciare le vecchie tradizioni per inseguirne, utopisticamente, di nuove non è la scelta giusta per il gruppo di ricercatori australiani.

Sempre il dottor Fuller, autore del libro “Interval Weight Loss for Life” ha notato alcuni comportamenti psico-alimentari erronei nei suoi pazienti, evidenziando come alcuni di loro abbiano spesso manifestato l’impressione di non poter assumere alcuni cibi (grassi, pasta, pane o altri carboidrati salutari, per esempio) a causa di una errata convinzione che questi siano dannosi per la salute.

Un risultato sconcertante, fa sapere il gruppo di ricerca: le persone si sono allontanate dalle loro tradizioni e dalla loro cultura per seguire "qualcosa a cui sono stati indotti da lavaggio del cervello a credere che sia salutare".

La ricerca presso il Royal Prince Alfred Hospital di Sydney condotta su pazienti clinici con livelli di peso patologici, quindi pazienti obesi, ha evidenziato come da questa analisi sia emerso che il 95% dei pazienti del gruppo di studio non seguisse neppure i requisiti base di un’alimentazione corretta e salutare, non assumendo le cinque porzioni di verdura e due porzioni di frutta al giorno raccomandate dagli standard medici nutrizionali. "Non hanno abbastanza calcio o ferro" - fanno sapere i ricercatori.

La corretta dieta per accelerare il metabolismo

Qual è, dunque, secondo la ricerca dell’Università di Sidney, la soluzione per perdere peso e rimanere in forma, in modo sano e sostenibile? La risposta è semplice: mangiare alimenti nutrienti includendo quelli ricchi in fibre e proteine. Con un consiglio della mamma: cucinare più spesso a casa propria utilizzando verdure di stagione e ingredienti integrali.

“Abbiamo bisogno di spostare la nostra attenzione dal mangiare di meno al pensare di mangiare di più, - dice il dottor Fuller - ma cibi sani e nutrienti come parte di un piano di perdita di peso a lungo termine". Pare, dunque, che le generazioni lo sapessero già. Il vecchio consiglio della nonna, che tutti sanno, ma che forse è stato dimenticato, è sempre valido: “Colazione da re, pranzo da principe e cena da povero."