L’ultimo rapporto diffuso dall’OMS addita l’alcol come causa primaria di morte per 3 milioni di persone ogni anno nel mondo. Un numero sconcertante di decessi dovuto ad un eccessivo consumo di alcolici che determinerebbe non solo la morte, ma un’altra serie di patologie di primaria importanza: malattie infettive, malattie cardiovascolari, cirrosi epatica, diabete, malattie mentali, omicidi, incidenti stradali, e un impressionante numero di feriti.

Il report dell’OMS

E’ stato stimato che, nel mondo, il 5,3% di decessi è imputabile all’alcol. Una percentuale che sale vertiginosamente al 13,5% se si parla della fascia dei giovani di età compresa tra i 20 e i 29 anni.

Un dato allarmante che riguarda maggiormente gli individui di genere maschile (tre quarti dei decessi) rispetto a quello femminile e che è conseguenza di oltre 200 malattie legate al consumo continuativo ed eccessivo di bevande di vario tipo e tasso alcolico.

Si stima, inoltre, che siano più di 200 le patologie legate ad un consumo eccessivo di alcol, situazione di difficile soluzione secondo l’OMS, che dichiara come l’onere di malattie e lesioni causate da un uso dannoso e sconsiderato di alcol sia da considerarsi totalmente “inaccettabile, in particolare in Europa e in America”.

Attualmente, si calcola che circa 2,3 milioni di persone in tutto il mondo facciano quotidianamente largo consumo di bevande alcoliche.

E l’Europa pare sia la capolista a guidare la classifica del consumo pro capite di alcolici, con un consumo medio quotidiano stimato 33 grammi di alcol puro, pari a 1 bottiglia di birra da 750 ml o 2 bicchieri di Vino, a cui si aggiungono 2 dosi di super alcolici. Nonostante l’inversione di tendenza rispetto al 2010, dal cui anno in poi il consumo di alcol ha iniziato a scendere, le malattie legate all’eccesso di questa sostanza continuano a destare enorme preoccupazione in tutto il mondo.

Il 'vizio di Bacco'

E’ lo stesso direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus a lanciare l’allarme dichiarando come sia giunto il momento di “fare di più per prevenire questa grave minaccia allo sviluppo di società sane”, tonante monito alla sensibilizzazione su un tema caldo per la Salute di tutti.

I numeri parlano chiaro: circa 237 milioni di uomini e 46 milioni di donne al mondo hanno una dipendenza dall'alcol.

Spesso, l'assunzione di alcol comincia da piccoli o nell'adolescenza, prima di aver compiuto 15 anni. Più di 1 persona su 20 al mondo muore ogni anno per problemi legati al consumo eccessivo di bevande alcoliche.

I disturbi determinati dall'alcol sono diffusi prevalentemente nei paesi più sviluppati e che beneficiano di un reddito economico più alto, e si stima che il consumo è destinato ad aumentare da oggi a 10 anni nel sud-est asiatico, nelle regioni del Pacifico occidentale e nelle Americhe.

Per quanto riguarda i prodotti che vengono consumati, le preferenze vanno ai liquori con una fetta di mercato del 44,8%, al secondo posto la birra con il 34% e sul terzo gradino del podio il vino, con il 12%.

In Italia, invece, si registra una situazione opposta: vince il consumo di vino con il 65% del mercato, seguito dalla birra che si ritaglia il 25%, e infine alcolici generici che prendono il 10%. Tra le possibili soluzioni, le proposte riguardano "soluzioni creative in grado di salvare vite umane", ha detto il direttore. Da affiancare alle soluzioni classiche come le tasse sugli alcolici e il freno alla pubblicità.