Una "dieta allunga-vita", fresca, ricca di nutrienti e facile da seguire: è la dieta anti-infiammatoria studiata in maniera congiunta e integrata dai ricercatori di Università e centri di ricerca europei e americani. Una vera e propria "ricetta di salute" in grado di portare benefici su pazienti affetti da alcune gravi patologie causate dal fumo, da problemi cardiovascolari e da terapie oncologiche. Parola d'ordine: contrastare lo stress ossidativo.e combattere i processi infiammatori.

La ricerca sugli alimenti anti-infiammatori

Lo studio sulla dieta anti-flogosi e sugli alimenti in grado di ridurre l'infiammazione è stato condotto dall'Università di Scienze della Vita di Varsavia (Polonia), dal Karolinska Institutet (Svezia), dal Fred Hutchinson Cancer Research Center di Seattle (USA) e dall'Università di Uppsala (Svezia).

La ricerca è stata, quindi, pubblicata sulla rivista medica Journal of Internal Medicine.

Una ricerca importante che ha visto il coinvolgimento di numerosi specialisti del settore. Lo "sconfinamento" oltre oceano, inoltre, con l'inclusione di un centro di ricerca americano, ha aggiunto validità allo studio europeo grazie alla possibilità di ottenere dati medico-scientifici provenienti anche da un altro continente.

La ricerca ad ampio raggio ha visto coinvolti sia uomini che donne svedesi per un totale di 68.273 persone di età compresa tra i 45 e gli 83 anni. Il gruppo di studio è stato sottoposto ad un regime alimentare ricco di alimenti dal potere anti-infiammatorio per valutarne l'effetto su pazienti affetti da alcune patologie importanti.

Dalla dieta del gruppo di studio sono stati tolti gli alimenti noti per favorire o far insorgere la flogosi, ossia lo stato infiammatorio dell'organismo. E' stato notato, quindi, che chi ha seguito la dieta proposta ha ottenuto risultati di cura straordinari: riduzione del rischio di mortalità per cause patologiche generali (qualunque fosse la patologia, la dieta ha portato i benefici sperati) con una riduzione del rischio di mortalità del 18%.

Riduzione che è risultata ancora maggiore nelle malattie cardiovascolari (-20% del rischio di mortalità) e nelle patologie oncologiche (-13% del rischio di mortalità).

La dieta che combatte le infiammazioni

Studiati i risultati, è stata acclarata la salubrità di un regime alimentare controllato che includa alimenti anti-infiammatori escludendo quelli infiammatori.

Gli alimenti che riducono l'infiammazione dell'organismo da mettere nel carrello della spesa sono le arcinote frutta e verdura fresche (5 porzioni al giorno tra frutta e verdura), bevande naturali quali il tè e il caffè, gli alimenti integrali come il pane o la pasta che contengono il germe di grano, i cereali ideali per una colazione ricca ed energetica, i formaggi magri.

La lista continua con il prezioso olio d'oliva e olio di colza (quest'ultimo non compreso nella classica dieta mediterranea che predilige il delizioso olio extra-vergine prodotto nei paesi che si affacciano sulla "culla della civiltà"), la frutta secca e i semi oleosi, come per esempio le noci e i semi di lino, per chiudere in bellezza con il cioccolato fondente.

Anche moderate quantità di vino e birra sono considerate benefiche per la riduzione delle infiammazioni

Da rimuovere totalmente, invece, dalla lista della spesa, quasi dimenticandoli, sono gli alimenti infiammatori per eccellenza: la carne rossa non lavorata e trasformata, il nocivo junk food (patatine fritte in primis) e le classiche bevande analcoliche gassate e iperzuccherate che hanno alto indice glicemico e concorrono all'insorgenza del diabete.