Ala Stazione Marittima di Napoli si è tenuto, dal 4 al 7 ottobre, l'VIII Convegno Internazionale della Federazione Italiana Associazioni di Psicoterapia (FIAP) con la partecipazione del CNOP (Consiglio Nazionale Ordine Psicologi) e della SIPSIC, e con il patrocinio del Ministero della Salute, dell'Ordine Psicologi Campania, dell'Università Federico II, del CNOP e di FNOMCeO.
Una profonda esperienza scientifica, culturale e umana che si è rivelata vitale e propositiva, e che si è posta l'intento di far dialogare scuole di approcci diversi nel tentativo di stimolare riflessioni supportate da indagini e ricerche eminentemente rigorose.
Un'importante occasione per condividere saperi e incoraggiare i giovani scienziati a partecipare.
Partecipanti e temi proposti
Il Comitato scientifico composto da A. Bertola, L. Cionini, R. de Bernart, G. Francesetti, C. Loriedo, M. L. Manca, P. Moselli, P. Petrini, G. Ruggiero, M. Spagnuolo Lobb e A. Zucconi, affiancato dal Comitato organizzativo composto da R. Filoni, G. Francesetti, G. Godino, M. L. Manca, L. Mariotto, L. Martini, P. Moselli, G. Provvedi, G. Ruggiero, M. Spagnuolo Lobb e F. Trovato, ha vagliato interventi e workshop, proponendoli in dieci stimolanti temi principali.
All'evento hanno inoltre presenziato i direttori delle varie scuole che fanno parte della FIAP, didatti, docenti ed esponenti delle diverse aree della Psicoterapia, fra cui Riccardo Zerbetto, Annibale Bertola, Luigi Aversa, Luisa Martini, Ezio Menoni, Stefano Crispino Giuseppe Godino, Gianluca Provvedi, Rosaria Filoni, Anna Maria Paulis.
La segreteria organizzativa, invece, è stata affidata a A. Cozzuto, S. D'Ovidio, M. Gentile, A. Lenoci, F. Melchiorre.
Il titolo del convegno è un omaggio alla sirena Partenope che, secondo la tradizione, è sepolta dove oggi si trova Castel dell'Ovo e veglia ancora sulla cittadina campana. Nelle leggende più accreditate che narrano la storia della bella sirena, sono presenti tutti gli ingredienti di chi si accinge al viaggio della vita con lo spirito napoletano: l'allegria, l'amore, la splendida natura, il canto, la tempesta, la fame, la carestia e la malinconia.
Ed è con questo spirito che evoca Eduardo De Filippo che il convegno - uno sforzo condiviso e partecipato - ha proposto riflessioni e soprattutto impegno concreto per prevenire e trattare situazioni psicologiche che richiedono particolare attenzione.
Trauma: dentro il genoma vi è la possibilità di elaborare l'esperienza e modificare il DNA
Molti sono stati i temi affrontati in questa immersione nel mondo della psicoterapia, dove particolare attenzione è stata posta al lavoro sul trauma, per il quale Patricia Crittenden del Developmental psychopathologist-Family Relations Institute-Miami USA, specializzata in ecologia e sviluppo della famiglia, dal suo studio relativo agli ambiti dell'educazione speciale e di tutela dei minori, ha mostrato il "Modello dinamico-maturativo dell'apprendimento", supportato dalle ultime ricerche della biologia sul genoma e sulla possibilità di modificare il DNA grazie ad un ambiente idoneo e con esperienze stimolanti.
Situazioni stressanti vissute dalla madre durante il periodo dell'attesa possono incidere sul feto e sull'espressione di suoi geni, ma la speranza ci viene dalla possibilità di trasformare lo stress in risorsa, costruendo percorsi in evoluzione che permettono in maniera sempre più veloce ed efficace di restituire serenità a quelle situazioni dove il disagio è particolarmente presente. Anche Frank Lachmann dell'Institute of the Psychoanalitic Study of Subjectivity di New York, ha offerto esempi pratici di lavoro con figli di genitori traumatizzati, mostrando possibili strade per la riabilitazione.
Oltre ai due grandi nomi della scienza, hanno aderito al convegno Giuseppe Luigi Aversa delle Università la Sapienza e Tor Vergata di Roma, Vincenzo Caretti dell'Università Lumsa di Roma, Felice Cimatti dell'Università della Calabria di Cosenza che ha parlato del suo ultimo libro, "Cose. Per una filosofia del reale". Infine Alberto Oliverio dell'Università La Sapienza di Roma.