Il primo caso di un'operazione sulla valvola mitrale a cuore battente senza ricorrere alla circolazione extra-corporea: eccellenza nella cardiochirurgia che avviene al Mauriziano di Torino con due equipe mediche coordinate tra loro. Il team di cardiochirurghi interni all'ospedale Mauriziano, insieme al team esterno dell'ospedale Molinette di Torino, hanno effettuato un intervento all'avanguardia su un uomo di 85 anni che, ad appena 24 ore dall'intervento, è già sveglio, vigile e respira autonomamente.

Nuove tecniche, antica saggezza

L'operazione eseguita al Mauriziano di Torino è stata possibile grazie all'utilizzo di una nuova tecnica chiamata "Neochord", un'opzione chirurgica transapicale fuori pompa per il trattamento della malattia degenerativa della valvola mitrale con grave insufficienza causata da un prolasso.

L'innovativa tecnica Neochord è stata studiata, progettata, testata e applicata nella ricostruzione della valvola mitrale e per la risoluzione del rigurgito mitralico. Inoltre, serve a ripristinare la corretta funzionalità della valvola mitrale su cuore battente.

Un intervento di questo genere è rischioso e delicato e richiede l'ausilio di diverse nuove tecnologie utilizzate in maniera integrata. L'intervento deve essere eseguito con estrema cautela mediante un'incisione della parete toracica, con l'ausilio e la guida di un ecografo 2D e 3D. Dall'apice del ventricolo sinistro, quindi, viene introdotto il sistema che viene condotto in direzione della valvola mitrale. A questo punto, si "aggancia" il lembo prolassato della valvola e si inseriscono corde tendinee in grado di risolvere la carenza di tensione della parte malata della valvola stessa.

La correttezza di tale manovra viene costantemente tenuta sotto controllo e verificata attraverso un sistema di monitoraggio computerizzato che, grazie all'impiego della fibra ottica, permette una visione perfettamente in real time e senza ritardo di quanto effettuato con il sistema Neochord.

Collaborazione Mauriziano - Molinette

In una Sanità sempre più competitiva a beneficio del paziente, la collaborazione risulta essere ancora una volta l'arma vincente per salvare una vita umana con l'ausilio delle innovazioni nel campo biomedicale. Le equipe mediche dei due ospedali più grandi di Torino hanno collaborato con un risultato eccellente.

Per l'ospedale Mauriziano, l'equipe è stata guidata dal dottor Paolo Centofanti, con il supporto anestesiologico della dottoressa Gabriella Buono e quello ecocardiografico del dottor Antonio Tomasello.

Per l'ospedale Molinette, il team medico è stato guidato dal dottor Mauro Rinaldi, direttore del reparto di cardiochirurgia universitaria della Città della Salute di Torino, coadiuvato dal dottor Stefano Salizzoni e con il supporto ecografico del dottor Walter Grosso Marra.