È stata rilevata la presenza di Salmonella spp in un determinato lotto di croissant alla crema Bauli e, per questo motivo, a scopo precauzionale il Ministero della Salute ha ordinato il richiamo dagli scaffali per rischio microbiologico. Nello specifico, si tratta dei croissant Bauli a lievitazione naturale con crema al latte, venduti in confezioni da 300 grammi (6 merendine di 50 grammi cadauna) recanti il numero di lotto LA8312BR, e data di scadenza al 30 novembre 2018. La disposizione è stata diffusa anche dai supermercati a marchio Coop.

Salmonella nei croissant

Le brioche oggetto del richiamo (nella nota ufficiale si precisa che tutti gli altri croissant Bauli non rientrano nel provvedimento, dunque si possono consumare senza problemi) sono state prodotte nello stabilimento di via Verdi 31, a Castel D’Azzano, in provincia di Verona, dall'azienda Bauli SpA.

In un comunicato ufficiale, la società veronese ha precisato che è stata riscontrata la possibilità di una contaminazione microbiologica. Siccome si tratta di una problematica che non consente di effettuare una "immediata verifica analitica", nel pieno rispetto dei clienti e dei partner commerciali dell'azienda, si è preferito procedere, a scopo precauzionale, al ritiro solo dell'alimento indicato.

Infatti Bauli ha anche sottolineato che nessun altro prodotto recante il suo marchio risulta coinvolto in questa vicenda.

Si raccomanda, dunque, ai consumatori, di non ingerire i croissant provenienti da confezioni recanti il numero di lotto indicato dall'avviso ministeriale, e di restituire le confezioni presso i punti vendita in cui sono state acquistate.

Pericoli della Salmonella

La Salmonella spp è un batterio ed è responsabile della “salmonellosi”, una delle più frequenti malattie a trasmissione alimentare. Si insedia nel tratto intestinale di uomo e animali in seguito a contaminazione fecale. La salmonella in questione è una salmonella non ospite-specifica che può infettare sia uomo che animale e rappresenta un frequente agente batterico in grado di provocare tossinfezioni alimentari.

La salmonella viene trasmessa per lo più per via oro-fecale e si stima che, nei paesi industrializzati, il principale veicolo del batterio siano prodotti alimentari contaminati. Quelli più comuni sono le carni di tacchino, pollo e maiale, i molluschi bivalvi, uova e ovoprodotti industriali, semi germogliati pronti, prodotti a base di latte crudo e, infine, alimenti crudi come frutta e verdura.

La salmonella può provocare diversi sintomi che si manifestano entro 12-36 ore dall'ingestione dell'alimento contaminato e hanno una durata di circa una settimana. I più comuni disturbi impattano il tratto gastro-intestinale (nausea, vomito, febbre, diarrea, dolori), ma si possono sviluppare anche forme cliniche serie quali infezioni extra intestinali e batteriemie, soprattutto in bambini, anziani e nei soggetti immunodepressi. La salmonellosi, normalmente, ha un decorso benigno.