Si chiama Ocrelizumab il nuovo medicinale messo a punto contro la sclerosi multipla. La molecola ha ricevuto l'approvazione da parte dell'Agenzia italiana del Farmaco, diventando così disponibile nel nostro Paese a carico del Servizio sanitario nazionale e solo in ambito ospedaliero.

A questo punto spetterà alle Regioni mettere concretamente a disposizione dei medici l'innovativo farmaco.

Ocrelizumab: la nuova terapia contro la sclerosi multipla

La molecola agisce selettivamente, attaccando una tipologia specifica di linfociti B, ovvero quelli che esprimono il recettore CD20.

Si tratta di una novità importante, poiché con la nuova terapia è possibile colpire solo alcune cellule del sistema immunitario. Grazie all'introduzione di Ocrelizumab sarà possibile raggiungere due importanti traguardi: il rallentamento della malattia e la riduzione significativa delle recidive. Il meccanismo d'azione osservato e studiato finora ha dimostrato la sua maggiore efficacia rispetto agli altri farmaci in circolazione.

Carlo Pozzilli - ordinario di Neurologia presso l'Università degli studi di Roma Sapienza - a "Repubblica" ha sottolineato la facilità di impiego del medicinale che si può somministrare per infusione endovenosa ogni 6 mesi e non necessita di esami di routine. Lo specialista, inoltre, ha rimarcato che è stato fatto un significativo passo in avanti rispetto "agli approcci orali quotidiani e alle infusioni a cadenza mensile attualmente disponibili".

Il farmaco può essere utilizzato nelle fasi precoci della patologia, e in particolare nelle forme recidivanti.

Giancarlo Comi - direttore del Dipartimento di neurologia e dell'Istituto di Neurologia Sperimentale presso l'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano - ha spiegato che l'efficacia di questa molecola è superiore rispetto alla somministrazione dell'interferone beta-1a ad alte dosi, aggiungendo che si tratta di una "rivoluzione copernicana".

Farmaco innovativo contro la sclerosi multipla presto disponibile per i pazienti

Mario Alberto Battaglia, direttore generale di Aism (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) ha sottolineato che il nuovo farmaco dovrà essere messo a disposizione di tutti i pazienti fin da subito, senza alcuna disparità tra le varie regioni. Di conseguenza, queste ultime dovranno impegnarsi ad inserire anche le terapie innovative nel percorso di cura di un paziente affetto da Sm.

Sclerosi multipla: cos'è

La sclerosi multipla è una patologia neurodegenerativa demielinizzante, poiché comporta delle lesioni a carico del sistema nervoso centrale. Alla base di questa malattia vi è una reazione anomala del sistema immunitario che provoca un processo infiammatorio su alcune aree del sistema nervoso, determinando la distruzione della mielina e degli oligodendrociti che la producono.

Il processo di demielinizzazione dà luogo alla formazione di placche che, da una fase infiammatoria iniziale, possono evolvere ad una fase cronica. Si diagnostica più frequentemente tra i 20 e i 40 anni, e nelle donne presenta un'incidenza doppia rispetto agli uomini. L'evoluzione clinica della malattia varia da caso a caso e, pur nella sua imprevedibilità, non riduce drasticamente l'aspettativa di vita.

Stando agli ultimi dati riportati dall'Aism, nel mondo vi sono circa 2,5-3 milioni di pazienti affetti da sclerosi multipla, di cui 600mila in Europa e più di 118mila in Italia.