Il prossimo lunedì inizierà la campagna di vaccinazione antinfluenzale predisposta in tutti gli ambulatori dell’Asl. Come ogni anno il Ministero della Salute ha fornito informazioni, riportate sul sito “Epicentro” dell'Istituto Superiore di Sanità, relative alla disponibilità e composizione dei farmaci. È stata, infatti, diramata una circolare sulla prevenzione e sul controllo dell'influenza. Lo slogan della nuova campagna antinfluenzale quest'anno si chiama #iomivaccino e sarà dedicata in particolare agli over 65 e agli immunodepressi, alle donne in stato interessante ed ai bambini.

I vaccini autorizzati

Attualmente in Italia sono permessi vaccini inattivati, inattivati adiuvati e vivi attenuati, detti anche Laiv. Gli inattivati sono i vaccini split, creati a partire da virus frammentati e che presentano, dunque, componenti virali disgregate e purificate oppure contengono frazioni di virus in cui sono presenti solo gli antigeni superficiali come emoagglutinina (Ha) e neuraminidasi (Na). Tutti gli altri componenti del virus vengono eliminati e in alcuni vaccini trivalenti viene aggiunto l’adiuvante Mf59, costituito da un’emulsione olio/acqua a base di squalene.

Vaccini per via nasale

La nuova somministrazione del vaccino Laiv quadrivalente prevede l'inalazione con spray intranasale ed è indirizzato ad individui tra i due e i 59 anni.

La nuova formulazione include ceppi influenzali vivi ma attenuati, incapaci di provocare influenza ma molto resistenti a freddo e sensibili al caldo, che si possono cioè riprodurre nella mucosa nasale ma non nel tratto respiratorio inferiore, ovvero bronchi e polmoni, evitando quindi patologie serie.

Prevenzione dell'influenza non facile

Nella circolare del ministero si sottolinea come la vaccinazione sia la miglior forma di prevenzione e l'Oms, riguardo il Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale, intende raggiungere una copertura minima del 75%, mentre quella ottimale sarebbe del 95% della popolazione a rischio. La copertura tramite la vaccinazione annuale rimane, però, sotto i livelli auspicati, dal momento che questo tipo di vaccino non sempre protegge dalla malattia.

Il motivo è in primis la velocissima modificazione genica virale, che rende i microorganismi capaci in poco tempo di mutare per replicare una popolazione resistente alla risposta immunitaria creata dal vaccino.

I dati effettivi

Nei primi mesi dello scorso anno la Cochraine Collaboration, un ente internazionale che raccoglie, valuta e critica i dati sull'efficacia e sulla sicurezza dei vaccini, ha diffuso i dati epidemiologici sull'azione della vaccinazione relativa a tre fasce di età: 41 studi effettuati su bambini sani , 52 su adulti sani ed otto sugli over 65. Non essendo disponibili i dati relativi al legame tra influenza e ospedalizzazione conseguente, così come quelli collegati alle assenze scolastiche o lavorative, sono stati evidenziate solo alcune informazioni.

Le negative riguardano l'associazione di un vaccino monovalente alla perdita di tono muscolare e lieve narcolessia nei bambini. Non sono stati forniti dati sufficienti per definire la riduzione della mortalità negli anziani, né la copertura per le donne incinte. Quindi si evince che i vaccini tuttora disponibili abbiano una scarsa capacità di proteggerci dall'altissima capacità di sopravvivenza e di trasformazione dei virus influenzali.