Uno studio appena pubblicato su Gastroenterology descrive i risultati ottenuti da un gruppo di ricercatori americani, coordinati da Joseph A. Murray della Mayo Clinic di Rochester, sulla caratterizzazione di neo-epitopi sintetici del complesso della gliadina transglutaminasi-deammidato, sostanze che possono essere utilizzate come efficaci biomarcatori per la diagnosi e il monitoraggio della malattia celiaca.
Identificati 172 epitopi immonogenici anti-celiachia
Per avere una reazione, come quella che si osserva nei celiaci, è necessario che un antigene (es.
glutine) si leghi ad un anticorpo. Gli epitopi (o determinanti antigenici) sono una piccola parte di antigene che lega specificamente l'anticorpo. Questa “piccola parte” è una sequenza peptidica gliadinica. Ogni singolo antigene può quindi contenere anche molteplici epitopi – sequenze peptidiche - riconosciuti da anticorpi differenti.
Chiarito quindi cosa sono gli epitopi, i ricercatori americani hanno identificato 172 epitopi immunogenici del complesso tTG-DGP (transglutaminasi tissutale-gliadina deamidata).
La reattività immunitaria di questi epitopi è risultata molto più elevata rispetto ai controlli. Inoltre questi neo-epitopi usati nei test di identificazione dei pazienti con malattia celiaca, mediante reattività su campioni di siero, sono risultati estremamente efficienti con sensibilità del 99% e specificità del 100%.
Una volta che questo test sarà sviluppato e messo in commercio, questi biomarcatori consentiranno di effettuare degli screening rapidi per una diagnosi di celiachia ma anche per poter monitorare l’andamento della malattia e seguire i pazienti avviati ad un percorso di guarigione della mucosa.
Questo sarà di estremo aiuto ai pazienti in quanto potranno evitare di sottoporsi ad indagini invasive come esami endoscopici e biopsie duodenale.
E’ quanto ha dichiarato Rok Seon Choung, della Divisione di gastroenterologia e Epatologia della Mayo Clinic - Rochester, MN, USA – e primo autore del lavoro pubblicato su Gastroenterology.
Prime conferme da uno studio clinico
Il nuovo test è stato già provato su un campione di siero di 90 pazienti con celiachia diagnosticata e confermata mediante biopsia, e 79 volontari sani.
Nei test di reattività immunitaria contro il complesso tTG-DGP. La risposta è stata positiva nei pazienti celiaci, con sensibilità del 99% e specificità del 100%. I pazienti che non erano ancora stati trattati farmacologicamente sono stati quelli dove la risposta immunitaria è stata la più elevata.
Celiachia, una malattia in aumento
In Italia oltre 200 mila persone – 2 su 3 sono donne - soffrono di celiachia. Ma ce ne sarebbero altri 400 mila che non sanno di essere celiache. Nel 2016 ci sono state oltre 15.500 nuove diagnosi di celiachia, 5.000 in più rispetto l’anno precedente.
Si tratta di una patologia infiammatoria cronica che può essere evitata solo eliminando del tutto il glutine dalla dieta. Anche se presente solo in tracce come quello nell'ostia della comunione. La celiachia è una patologia che interessa circa l’1% della popolazione ed ha una predisposizione genetica.