Lo studio Eat-Lancet presentato ad Oslo due giorni fa ha coinvolto 37 esperti di nutrizione e di sostenibilità ambientale appartenenti alle più importanti Università del mondo e organizzazioni internazionali come la Fao e l'Osm, con l'obiettivo di realizzare una 'dieta sana universale di riferimento'.

Il piano dietetico è stato elaborato con precisi criteri scientifici e tenendo conto della dieta mediterranea in versione 'frugale' presente in Grecia nel secolo scorso, prevede di raddoppiare le quantità di frutta, verdura, legumi e noci, ridurre del 50% il consumo di carne rossa e gli zuccheri.

La dieta promuove il cambiamento delle abitudini alimentari

Se tutte le persone del mondo adotteranno la 'dieta sana universale di riferimento' entro il 2050, sarà ridotta la mortalità per patologie legate alle abitudini alimentari non sane come le malattie cardiovascolari e i tumori, migliorando la salute generale dei circa 10 miliardi di persone che popoleranno la Terra.

Nello specifico la 'Planetary Health Diet' prevede 2500 Kcal al giorno, 500 grammi di frutta e verdura, 230 grammi di cereali integrali, 50 grammi di noci, 31 grammi di zuccheri, 250 grammi di latticini, 75 grammi di legumi, 28 grammi di pesce, 14 grammi di carni rosse, 29 grammi di carne di pollo e i condimenti consigliati sono gli oli vegetali di colza e d'oliva extravergine.

Lo studio Eat- Lancet promuove il cambiamento delle abitudini alimentari, la riduzione degli sprechi e obiettivi-limite per aziende e governi a favore di un'agricoltura sostenibile, in modo da ridurre l'emissione di gas serra e salvare il pianeta entro il 2050.

L'apporto dietetico della 'dieta sana universale di riferimento', conferma le indicazioni dell'Organizzazione Mondiale della sanità sul rapporto dieta-salute, dimostrando che una dieta contenente carboidrati, legumi e grassi insaturi riduce il rischio di mortalità per malattie cardiovascolari e tumori.

Linee guida dietetiche semplici per stabilire le porzioni

Le porzioni dietetiche sono realizzabili attraverso linee giuda come quella della British Nutrition Foundation visibile sul sito, realizzata in piccole schede facili da appendere al frigorifero, che calcolano le quantità attraverso l'uso del cucchiaio o delle mani. La porzione consigliata di spaghetti è indicata come la quantità che può contenere lo spazio tra indice e pollice, più o meno il cerchio di una moneta da un euro, oppure la porzione di salmone di circa 100-140 grammi corrisponde a una fetta della grandezza del 50% di una mano.