All'apparenza un banale mal di pancia, come può capitare ai bambini più piccoli, che possono andarvi soggetti. Inizia così la vicenda che riguarda Enya Gooding, una giovane mamma inglese di 23 anni. La donna di Collumpton, nel Devon, ha raccontato la sua storia al Sun.

La piccola non ha un mal di pancia ma un tumore

Stando a quanto si apprende, la madre nel giugno scorso ha portato Cayla Jones, la figlia di 3 anni dal medico perché quest'ultima lamentava un dolore allo stomaco. Il medico che l'ha visitata ha attribuito il disturbo a una infezione alle vie urinarie, per cui le ha somministrato un ciclo di antibiotici.

Tuttavia al termine di questa cura, il dolore alla pancia non le è passato. La mamma ha iniziato a preoccuparsi, così ad inizio luglio ha portato la bambina da un altro specialista. Stavolta la bambina è stata sottoposta a degli esami più approfonditi che hanno rivelato la presenza di un tumore al cervello: nello specifico di un neuroblastoma al quarto stadio.

Chirurgia chemioterapia e radioterapia per sconfiggere il tumore

Una volta ricevuta la diagnosi di tumore, la bambina nel giro di 70 giorni, è stata operata per rimuovere il tumore, poi ha seguito otto cicli di chemioterapia e radioterapia ad alte dosi. La famiglia sta raccogliendo dei fondi per sottoporre la bambina a un trattamento vaccinale al fine di prevenire il rischio di recidive.

Tra qualche giorno la bambina dovrà sottoporsi a delle analisi per confermare se effettivamente il tumore è in via di remissione. Alla fine del mese invece è previsto un ciclo finale di radioterapia. Insomma ora la bimba sta meglio e il peggio sembra essere alle spalle. La mamma sempre al Sun, ha ricordato la gioia che ha provato quando la bambina è tornata a casa e ha ripreso a mangiare.

La brutta avventura, dopo tanto spavento e apprensione da parte dei genitori, sembra essersi conclusa per il meglio.

Neuroblastoma pediatrico

Il neuroblastoma è un tumore che origina dalle cellule del sistema nervoso autonomo. Si tratta di cellule nervose che si trovano nel feto e nell'embrione, che si chiamano neuroblasti. Questa patologia tumorale colpisce in particolare i neonati e i bambini al di sotto dei 10 anni.

Il neuroblastoma è il tumore più diffuso tra i bambini di età inferiore a un anno. Nel caso in cui vi sia familiarità, ovvero i genitori in famiglia da piccoli hanno sofferto di questa patologia tumorale, aumenterebbe il rischio che il tumore possa presentarsi anche nei figli. Le cause sono di tipo genetico ma non ereditario, in quanto dipende da mutazioni di geni che non vengono trasmessi dai genitori. In particolare l'insorgenza del neuroblastoma potrebbe derivare sia da geni oncogeni che favoriscono la formazione del tumore o da geni oncosoppressori che invece ne bloccano l'espressione. Altri fattori di rischio potrebbero essere rappresentati dal'abitudine all'alcol e al fumo da parte della madre nel corso della gravidanza o da specifiche carenze nella dieta della gestante, in particolare della vitamina B12 (al momento si stanno studiando anche queste possibilità).

Il sintomo principale sarebbe costituito da una massa che comprime l'addome, causando gonfiore. Negli stadi iniziali il trattamento chirurgico può rivelarsi risolutivo. Negli stadi più avanzati invece si associa la chemioterapia o prima dell'intervento chirurgico o dopo.