E’ la beta-1,4-galactosiltransferasi-V (beta-1,4-GalT-V), una proteina enzimatica che potrebbe essere sfruttata per arrivare ad una diagnosi precoce del cancro al colon-retto. Ma anche per preparare degli anticorpi anti-beta-1,4-GalT-V risultati efficaci nelle prove di laboratorio nel bloccare la proliferazione delle cellule tumorali.

Un enzima chiave

Finora poco si conosceva sull’attività oncogenica della beta-1,4-galactosiltransferasi-V (beta-1,4-GalT-V), un enzima presente in misura rilevante nelle cellule tumorali del colon-retto. Ora i ricercatori di Baltimora, negli Stati Uniti, attraverso tecniche quantitative di RT-PCR (Reverse transcription polymerase chain reaction), immunoistochimica e saggi ELISA (enzyme-linked immunosorbent assay), sono riusciti a quantificare la presenza nelle cellule sia dell’enzima tal quale che di un suo prodotto, la lactosilceramide.

Entrambi, quindi, potrebbero essere dosati attraverso un prelievo di sangue, come biomarcatori predittivi del cancro al colon-retto, insieme ai già noti NMT1, APC e TP53, consentendo di arrivare rapidamente, e in modo non invasivo, ad una diagnosi precoce di questa patologia.

La lactosilceramide, una sostanza lipidica con proprietà pro-angiogeniche, genera perossidi e favorisce la formazione di nuovi vasi sanguigni che contribuiscono alla crescita e alla diffusione (metastasi) delle cellule tumorali. La beta-1,4-GalT-V è presente specificamente nelle cellule endoteliali che rivestono i vasi del tessuto tumorale. Pertanto rappresenta un eccellente target biologico su cui progettare e sviluppare nuovi farmaci.

E’ quanto hanno già osservato in laboratorio, grazie ad un anticorpo anti-beta-1,4-GalT-V che si è dimostrato efficace nel bloccare la crescita del tumore.

I risultati sono stati pubblicati a gennaio su Biochemical and Biophysical Research Communications, primo autore Subroto B. Chatterjee del dipartimento di medicina pediatrica dell’ospedale Johns Hopkins di Baltimora.

In continuità con i risultati precedenti

Gli stessi autori nel 2013 avevano già pubblicato un lavoro su PloS One dove dimostravano che trattando tutti i giorni, per 4 settimane, dei topi con un tumore renale, con un inibitore della beta-1,4 GalT-V, riuscivano a ridurre le dimensioni del tumore. Questo inibitore era D-PDMP (D-treo-1-fenil-2-decanoiamino-3-morfolino-1-propanolo).

Ora lo stesso composto è stato usato in test in vitro, su cellule del tumore al colon-retto (cellule HCT-116). Anche in questo caso, entro 4 giorni le cellule trattate con D-PDMP presentavano una marcata riduzione di beta-1,4Gal T-V associata ad un incremento dell’apoptosi o morte cellulare.

Questo dato rappresenta quindi una conferma nel considerare questo enzima un valido target farmacologico per lo sviluppo di nuovi farmaci contro questo cancro che, è bene ricordarlo, ogni anno a livello mondiale è responsabile di 690 mila decessi su 1,4 milioni di nuove diagnosi. In Italia questo cancro è tra i più frequenti con il 13,7% di incidenza dell’intera popolazione che diventano il 14,8% se limitato alla popolazione maschile, insieme a quello alla mammella (14,1%) che nelle sole donne arriva al 29,3%, Come incidenza, seguono il cancro alla prostata (9,5% della popolazione maschile) e al polmone (11,1%) che nei soli uomini arriva al 14,3%.

Dati pubblicati da AIRTUM - Associazione italiana registri tumori.

Il cancro al colon-retto è asintomatico e spesso viene diagnosticato nelle fasi più avanzate. Questo rende più complessa la fase degli interventi successivi. La diagnosi precoce rappresenta un approccio molto efficace per limitare i danni di questo tumore. Perciò, superati i 50 anni si raccomanda di sottoporsi a colonscopia. Un altro approccio sono i test non invasivi per la ricerca del sangue occulto fecale. Questi si basano su una tecnologia a DNA per cui non ci sono interferenze con il tipo di alimentazione. Tuttavia questo test non consente ancora una diagnosi certa. Per cui sono assolutamente necessari e urgenti nuovi test attraverso i biomarcatori. Il lavoro dei ricercatori di Baltimora va proprio in questa direzione.