Secondo gli studiosi del Gruppo Italiano per la Stewardship Antimicrobica (Gisa) il rischio, per i viaggiatori italiani amanti delle mete esotiche di sviluppare qualche infezione resistente è molto elevato. I ricercatori durante il convegno Amtimicrobial Stewardship che si terrà in Toscana il 12 giugno, hanno dichiarato che circa 500 mila italiani ogni anno rientrano in patria dopo avere visitato i paesi esotici con infezioni resistenti agli antibiotici.

Il presidente del Gisa Francesco Menichetti ha asserito che la fascia di viaggiatori più a rischio ha un età compresa tra i 20 e i 30 anni, poiché proprio i giovani sono tra coloro che amano spostarsi in aree del mondo 'disagevoli' e a rischio infezione.

Il professore Menichetti ha spiegato che i più soggetti a contrarre malattie sono soprattutto i turisti che visitano il Sud Est asiatico, l'Africa il Sud America e i paesi in via di sviluppo; in queste zone del mondo è molto facile contrarre infezioni urinarie e respiratorie. La possibilità di rientrare dalla vacanza, trasformandosi in veicolo di batteri e contagiando in questo modo le fasce di popolazioni più fragili non è trascurabile.

Il presidente del Gisa ha spiegato che secondo le statistiche su un campione di 100.000 viaggiatori che trascorrono un mese all'estero, uno su due avrà dei disturbi di Salute, circa 8.000 dovranno consultare un medico, 5.000 dovranno trascorrere qualche giorno a riposo e circa 300 dovranno essere sottoposti a ricovero ospedaliero nel corso della vacanza o al successivo rientro.

Consigli di igiene per i viaggiatori nei paesi a rischio infezione

Il professor Francesco Menichetti, presidente del Gisa e docente di Malattie infettive all'università di Pisa, ha spiegato che nonostante si tema di potere essere contagiati da batteri resistenti contraendoli in presidi ospedalieri è molto più probabile prendere infezioni viaggiando nei paesi tropicali e sub tropicali.

Per coloro che avessero in programma un viaggio nelle zone a rischio infezioni si ricorda di lavare spesso le mani, soprattutto prima di mangiare. Si raccomanda sempre l'assunzione di cibi cotti e soprattutto si esorta a bere soltanto da bottiglie sigillate. Atro prezioso consiglio è quello di evitare di aggiungere ghiaccio nelle bevande e di evitare di mangiare gelati e frutta.

Si consiglia vivamente ai turisti che durante il viaggio avessero riscontrato episodi di febbre elevata e diarrea al ritorno delle vacanze di recarsi dal proprio medico di base per valutare la possbilità di sottoporsi a un tampone per verificare se si è stati contagiati da qualche batterio resistente agli antibiotici.

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