Le linee guida nel mondo raccomandano un’assunzione regolare di semi oleosi (noci, noccioline, pistacchi, mandorle, nocciole) per via dei loro benefici sulla salute cardiovascolare, ma i consumatori sono spesso riluttanti ad includerli nella dieta a causa del loro elevato apporto calorico.
I ricercatori del CreaBio-Rhone Alpes Research Centre, Givors, Francia, in uno studio clinico randomizzato e controllato di 12 settimane hanno indagato se l’aggiunta di una porzione di pistacchi al giorno nella dieta potesse influenzare peso corpo e sazietà.
Hanno suddiviso 60 donne sane in pre-menopausa in due gruppi: uno riceveva 44 gr di pistacchi (250 kcal) a metà mattina, l’altro manteneva le proprie abitudini.
Al termine dello studio entrambi i gruppi non mostravano variazioni di peso e composizione corporea, ma le donne consumatrici di pistacchi mangiavano meno carboidrati ed erano più sazie. Nel contempo prendevano un quantitativo di nutrienti essenziali necessari per il benessere cardiovascolare a differenza di quelle che si nutrivano di altri tipi di snack.
Il lavoro è stato pubblicato il 1 gennaio 2020 sulla rivista Appetite.
Studi epidemiologici sui consumatori di semi oleosi
Molti studi epidemiologici hanno riportato che l’ingestione di semi oleosi è stata associata ad un miglioramento dei parametri metabolici (colesterolo, trigliceridi e pressione arteriosa) e alla diminuzione del rischio delle malattie cardiovascolari e del diabete di tipo 2.
Pertanto diversi paesi nel mondo si sono espressi a favore di questo tipo di snack: in USA, Canada e Francia sono stati inseriti nella dieta, non salati, con lo scopo di prevenire le malattie mediante una corretta alimentazione (prevenzione nutrizionale).
Le linee guida nazionali asseriscono, dunque, che una porzione giornaliera di semi oleosi innalza il valore nutrizionale dell’alimentazione senza modificare il peso dell’individuo.
Studio clinico
Nel presente studio, le donne seguivano una dieta ad libitum con l’aggiunta di 44 g di pistacchi allo spuntino mattutino oppure un altro tipo di snack.
Chi ingeriva i pistacchi nella dieta, introduceva una quota di proteine, fibre, acidi grassi monoinsaturi e polinsaturi, sali minerali e vitamine (rame, magnesio, manganese, zinco, piridossina e tiamina) ad azione antiossidante e antinfiammatoria e promuovente la sazietà.
Le donne avevano non solo vantaggi dietetici, ma anche metabolici (miglioramento del profilo lipidico e della pressione arteriosa) senza incrementare il loro peso.
Le sensazioni di appetito misurate prima e dopo intervento della porzione di pistacchi manifestavano una riduzione della fame e un minor introito di amidi.