L’elemento chiave della virulenza del Covid-19 è il suo meccanismo di replicazione intracellulare. Ora a Pechino, all’università di Tsinghua, i ricercatori avrebbero scoperto nsp12, una RNA polimerasi RNA-dipendente (RdRp), ovvero un enzima specifico del Covid-19 che regola la replicazione cellulare del virus. Un importantissimo target farmacologico che consentirà l’individuazione di farmaci noti, o lo sviluppo di nuovi farmaci, in grado di bloccare la propagazione dell’infezione. I risultati di tale studio sono stati pubblicati sulla rinomata rivista Science.

Il bersaglio di remdesivir

Uno sforzo senza precedenti di tantissimi ricercatori, in tutto il mondo, impegnati a trovare una soluzione per controllare questa pandemia che, in quattro mesi si è diffusa in almeno 100 Paesi, mettendo in crisi interi sistemi sanitari, economici e produttivi. Oltre ad un costo in vite umane di migliaia di vittime che, di giorno in giorno, continua ad aumentare.

In Cina, all’università di Tsinghua di Pechino, un team di ricercatori guidati da Yan Gao, ha cercato le basi molecolari di uno dei farmaci che finora è risultato più efficace contro il nuovo Coronavirus, il remdesivir. I risultati sono stati pubblicati su Science. Quello che i ricercatori hanno scoperto è che il target farmacologico del remdesivir è un RNA polimerasi, un enzima RNA-dipendente (RdRp), chiamato nsp12.

Nsp12 è una proteina che ha un ruolo centrale nel meccanismo di replicazione e trascrizione del coronavirus Covid-19. Usando un microscopio crio-elettronico, i ricercatori hanno individuato e pubblicato l’intera struttura della polimerasi nsp12 del virus COVID-19, presente come complesso insieme ai cofattori nsp7 e nsp8, con una risoluzione di 2,9-Å.

Questo enzima è molto simile alle polimerasi della famiglia virale di altri coronavirus, già descritti. Nsp12 possiede tuttavia un dominio β-tornante, nella porzione N-terminale, che è specifico per il Covid-19. E questo è il sito di attacco del remdesivir. Questa scoperta adesso potrà essere sfruttata dalla comunità scientifica internazionale per individuare farmaci efficaci, tra quelli già approvati per altre indicazioni (drug repurpositioning), o nello sviluppo di nuove molecole antivirali, specifiche per il RdRp virale del Covid-19.

L’antivirale Remdesivir

Ne avevamo già parlato su questa testata, l’antivirale remdesivir è un farmaco sviluppato da Gilead Sciences Inc, contro l’Ebola. Aveva dato qualche risposta positiva anche contro le infezioni da altri due coronavirus, quello della Sars (sindrome respiratoria acuta grave) e quello della Mers (sindrome respiratoria medio-orientale).

Questo antivirale rappresenta un esempio di “serendipity”: sviluppato contro l’Ebola dove di fatto non ha funzionato, si è mostrato attivo contro gli altri due coronavirus epidemici. Ed ora compete tra i farmaci più efficace nella Sars-CoV-2. Nella fase iniziale di questa pandemia, in Cina i medici lo hanno usato in modalità off label, ovvero al di là delle indicazioni ufficiali per cui era stato approvato.

Come uso compassionevole nei pazienti gravi. I risultati erano stati soddisfacenti.

Questo aveva incoraggiato i ricercatori cinesi ad approfondire il meccanismo del farmaco. I primi risultati sono quelli che abbiamo descritto e che sono stati pubblicati su Science. Adesso questo farmaco viene studiato in molti centri Covid-19, in tutto il mondo, con un coinvolgimento di ben 1700 pazienti, complessivamente.

In Italia sono attivi due trial clinici, in 12 centri Covid. Nei prossimi giorni sono attesi i primi risultati. Al momento remdesivir è considerato uno dei farmaci antivirali più promettenti contro il Covid-19. Ma per una prima conferma ufficiale bisognerà attendere ancora qualche giorno.