Il presidente della Società Italiana Sistema 118, Mario Balzanelli, si è rivolto al governo, proponendo l'utilizzo obbligatorio delle visiere anti-droplets quando non si è nelle condizioni di indossare la mascherina. "Oggi chiudiamo le discoteche, domani toccherà ad altre attività. Solo la visiera può evitare un nuovo lockdown", queste le sue dichiarazioni sull'argomento. La Stampa ha riportato in data odierna l'intervista a Balzanelli in merito a questa proposta.
Balzanelli sostiene che il distanziamento non stia funzionando
Secondo il presidente nazionale del 118, l'Italia si starebbe preparando a un'ulteriore ondata di Coronavirus e noi dovremmo cercare di evitarla ad ogni costo, attraverso l'utilizzo della visiera.
Il distanziamento interpersonale, a suo avviso, non potrebbe mai avere successo, perché ultimamente si sta rivelando difficile "tenere lontane 60 milioni di persone". Mario Balzanelli è dell'idea che le mascherine, invece, siano un buon dispositivo di protezione, ma c'è il problema che le persone dopo un po' che le indossano tenderebbero a togliersele, poiché danno fastidio. La sua proposta all'esecutivo è quella di conservare l'uso della mascherina, aggiungendo però anche quello dello "scudo facciale".
I vantaggi della visiera riportati da Balzanelli
Il presidente del 118 ha riportato che il costo della visiera è irrisorio e che, a differenza della mascherina, essa è riutilizzabile attraverso una sanificazione costante.
Inoltre, lo scudo facciale consente a chi lo indossa di "respirare dal basso", senza difficoltà e di proteggere gli occhi, che sarebbero una delle principali vie d'accesso del virus. E Mario Balzanelli ha sottolineato di aver testato la sua teoria sui propri collaboratori nel tarantino, dove dirige la centrale del 118: tra i 620 sanitari che lavorano lì, soltanto uno avrebbe contratto il coronavirus.
Ed ha aggiunto che in questa centrale tutti, incluso lui, hanno indossato sia le visiere che le mascherine. "È un kit perfetto, che significa no Covid", ha chiosato.
Il presidente del 118 ha scritto una lettera a Conte e a Speranza
Mario Balzanelli si sarebbe rivolto direttamente al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e al ministro della Salute, Roberto Speranza, presentando la sua proposta attraverso una lettera.
Secondo ciò che ha asserito nell'intervista per la Stampa, ritornare ad un'altra chiusura del Paese comporterebbe dei danni economici rilevanti e per evitare questo pericolo dovremmo essere più realisti. Balzanelli ha infatti detto che dopo aver gestito bene la prima fase dell'emergenza, adesso saremmo in una situazione "di sbandamento", ed ha riportato come esempio i diversi episodi di assembramento che si sono verificati ultimamente in varie aree nazionali. Ha così concluso che quando il governo emana le disposizioni anti-Covid dovrebbe tener conto del parere di coloro che tutti i giorni "guardano in faccia e toccano" il coronavirus.