La circolare del Ministero della Salute, inviata ieri a Protezione Civile e Ordine dei medici, è un vademecum su come trattare il paziente a basso rischio grazie al controllo costante della saturazione dell'ossigeno e a due test svolti a casa. Secondo la circolare del Ministero, una saturazione sotto il 92% è il primo campanello d'allarme insieme alla febbre sopra i 38 gradi per più di 72 ore. Quanto descritto nella circolare si applica sia ai soggetti con casi Covid confermati, sia ai soggetti probabili.
Il Ministero ha specificato, inoltre, come due test svolti comodamente a casa potrebbero evitare chiamate e accessi inappropriati al pronto soccorso.
Dal 'test del cammino' al 'test della sedia'
Il saturimetro sarebbe uno strumento essenziale ma il suo utilizzo dovrebbe essere costante nel trattamento della sintomatologia dei cosiddetti soggetti 'a basso rischio'. Secondo il vademecum dell'autorità sanitaria, sussisterebbero poi due prove per monitorare l'assistito: i cosiddetti 'test del cammino' e 'test della sedia'. Nel primo, il paziente camminerebbe lungo un percorso di 30 metri consecutivi per un massimo di 6 minuti senza interruzione e nel contempo gli verrebbe misurata la saturazione. Nel secondo, si siederebbe su una sedia senza braccioli appoggiata a una parete, provando ad alzarsi con le gambe larghe in corrispondenza dei fianchi ma senza l'aiuto delle braccia, alzandosi e risiedendosi più volte.
In quest'ultimo caso, oltre alla saturazione dell'ossigeno, gli verrebbe misurata anche la frequenza cardiaca.
I farmaci da usare
Il Ministero raccomanda, in caso di sintomatologia da Covid-19, di non modificare le cure già in atto, per esempio le terapie per l'ipertensione ma di curare questi pazienti con il paracetamolo e con l'appropriata idratazione e nutrizione.
Prosegue indicando errato l'uso dell'antibiotico, il quale finora non è stato confermato come strumento efficace. Anche l'uso di aerosol in soggetti in isolamento ma conviventi sarebbe sconsigliato poiché potrebbe avere ripercussioni nell'ambiente intorno al paziente.
L'obiettivo è non sovraffollare le strutture sanitarie
Il monitoraggio delle condizioni cliniche e della saturazione dell'ossigeno, andrà proseguito nel soggetto infettato da Sars-Cov-2 per tutto l'isolamento domiciliare, si legge nella circolare insieme a quanto consigliato sull'uso del saturimetro.
Quest'ultimo è uno strumento fondamentale al fine del monitoraggio e della prevenzione prima ancora degli accessi inappropriati ai servizi di pronto soccorso. Da quanto si evince dal vademecum della Sanità, il pulsossimetro consentirebbe di diagnosticare anche la cosiddetta 'ipossiemia silente', in cui i livelli di ossigeno nel sangue risulterebbero essere molto bassi senza un'apparente sintomatologia relativa a dispnea tipica della Covid-19. Monitorando e riscontrando livelli normali di saturazione, si potrebbe rendere più sicura la gestione domiciliare del malato.