Giornata nera per Lazio e Juventus negli anticipi di sabato 26 gennaio 2013 valevoli per la 22^ giornata del campionato di Serie A.

Lazio-Chievo

Nel pomeriggio Lazio-Chievo in campo, sin dalle prime battute la squadra di casa priva di Klose ancora indisponibile e a sorpresa di Hernanes e Mauri che partono dalla panchina, appare lenta e povera di idee, agevolando l'atteggiamento difensivo del Chievo di Corini.

Una conclusione al 10' di Paloschi che da 50 metri tenta l'eurogol invano, e al 21' una bel tiro di Konko dalla distanza, parato bene da Puggioni, sono gli unici episodi di rilievo in un primo tempo scialbo e noioso. Nella ripresa Petkovic ricorre sin dall'inizio a Mauri, il quale pur creando qualche problema alla difesa clivense si mangia due gol non difficili che avranno un gran peso sul risultato finale.

Il Chievo invece, capitalizza l'unica occasione da gol al 61', ottima azione di Thereau che serve al centro per Jokic che colpisce la parte interna della traversa ma, Paloschi con grande opportunismo ribadisce il pallone in rete. Inutile assalto finale che vede anche Hernanes in campo e Kozak, dopo sei vittorie consecutive casalinghe, cade malamente la squadra del presidente Lotito, perde e delude anche sul piano del gioco e della lucidità, risultato finale: Lazio-Chievo 0-1.

Juventus-Genoa 

In serata tocca a Juventus-Genoa, l'altro anticipo di questa 22^ giornata di Serie A, per i bianconeri l'occasione ghiotta di staccare la Lazio conquistando tre punti ampiamente alla portata.

Dopo un inizio promettente del Genoa che vede a sorpresa Floro Flores titolare al posto di Borriello, dedito a supportare Ciro Immobile, la Juventus cresce nella spinta ma non trova la conclusione vincente. Protesta del Genoa per un fallo di mano in area al 13' alquanto sospetto di Vucinic, l'arbitro sorvola e farà altrettanto nella ripresa.

Si deve aspettare il 39' per la prima occasione vera, Bonucci spedisce alto di testa, ancora più ghiotta quella di Quagliarella al 44' che con una deviazione sotto porta mette di poco a lato.

Inizia la ripresa con la squadra di Conte più convinta, su assist di Lichtsteiner al 54' Quagliarella stavolta non sbaglia la conclusione da buona posizione, inutile il tentativo di Granqvist di salvare la porta, pallone in rete.

Il Genoa sembra non avere la forza di reagire, ma una difesa bianconera non piazzata bene, favorisce il tuffo di testa vincente proprio dell'ex Borriello subentrato nella ripresa a Immobile, l'attaccante non festeggia ma il gol è importantissimo e al 67' il Genoa raggiunge così il pari.

L'arbitro diventa protagonista, trattenuta vistosa su Vucinic in area genoana all'80', niente fischio; un deludente Giovinco finalmente cerca la via della rete ma colpisce il palo all'82' su calcio di punizione diretto.

Al 93' fallo di mano di Granqvist, il pallone sbatte prima sulla coscia e poi sul braccio del difensore, ma l'intervento è scomposto e l'arto staccato dal corpo, proteste inutili, arbitro e giudice di linea non concedono il rigore.

Il risultato finale di Juventus-Genoa è 1-1, con Conte infuriato a fine partita nei confronti degli arbitri ma anche nel dopo partita ai microfoni di Sky.

Il dirigente Beppe Marotta fa peggio, quando nell'intervista post partita mette in dubbio la designazione del reo giudice di porta di origine napoletana.

Pesanti accuse sin troppo esasperate, scene che non fanno bene al calcio, e a 10 anni dalla scomparsa del mitico Gianni Agnelli, viene da domandarsi: "Dov'è finito lo stile della Vecchia Signora"?