Era il 28 marzo del 1993, quando un giovanissimo Francesco Totti, appena 16 anni, faceva il suo esordio in serie A in Roma-Brescia (quella partita terminò 2-0 per i giallorossi). Da allora iniziò la favola di Totti, il Pupone, che da allora ne ha fatta di strada. Oggi il capitano giallorosso festeggia i suoi 20 anni di carriera tutti in giallorosso. Pochi, forse nessuno può vantare un record simile.

Con la maglia della Roma cucita addosso come una seconda pelle, Totti ha voluto diventare simbolo e bandiera di questa squadra nonostante lo cercassero altri club importanti.

Lo hanno tentato Milan e Real Madrid, la squadra sognata da tutti i bambini, ma lui ha voluto legare il suo nome indissolubilmente alla Roma, la sua squadra del cuore di cui è diventato una leggenda. Forse ha vinto meno di quello che meritava: uno scudetto, dueSupercoppe italiane, due coppe Italia, e un Europeo con l'Under 21, ma il Mondiale del 2006 è la perla più preziosa incastonata nel tesoro del capitano.

Oggi a 36 anni suonati, "Er Pupo" non ne vuole sapere di appendere le scarpe al chiodo. Anzi, rigenerato dalla cura Zeman, che poi però è stato esonerato, sta vivendo una delle sue migliori stagioni, al punto che il ct della Nazionale Cesare Prandelli sta addirittura pensando di portarlo in Brasile per i prossimi Mondiali.

Lui intanto continua a giocare e soprattutto a segnare come un ragazzino. Al momento è a quota 226 gol in campionato, e sogna di raggiungere il bomber italiano di tutti i tempi, Silvio Piola, fermo a 274 gol. Totti vuole giocare fino a 40 anni, il traguardo quindi non è così irraggiungibile. Un vero campione che è una leggenda vivente non solo della Roma, ma di tutto il calcio italiano e internazionale poichè Totti rappresenta un vero e proprio patrimonio calcistico che appartiene a tutti coloro che amano il gioco del calcio.