Calciomercato: il Milan e Thiago Silva, due entità separate ma che ancora comunicano a livello emozionale. Siamo nel campo delle ipotesi, per carità, ma le dichiarazioni d'amore rilasciate dal brasiliano ai microfoni di Simona Ventura Tv non possono non leggersi come un invito alla dirigenza rossonera di ripensare a lui come difensore del presente e del futuro.

Da quel 17 gennaio del 2009, quando in tribuna guardò i suoi nuovi compagni di squadra battere 1-0 la Fiorentina con un gol del connazionale Pato, Thiago Silva ha sempre pensato di entrare nel grande libro del Milan, quello dove sono scritte pagine memorabili, firmate dalle penne inconfondibili del maestro Sacchi, dell'auto-didatta Capello e dell'allievo Ancelotti, tutte marchiate dal segno inconfondibile della Champions League.

Nonostante la vita a Parigi lo soddisfi, Thiago non ha mai dimenticato San Siro e tutti quei tifosi che lo acclamavano una volta sceso sul terreno di gioco, dove con la sua classe illuminava la scena durante tutti i novanta minuti di gioco. Quella che ha colto il centrale difensivo del Brasile non può che essere definita come la più classica saudade, pericolo numero uno per un giocatore di origine sudamericana. 

Thiago Silva non ha nascosto durante l'intervista di sentire la mancanza di tutte "le cose buone" della sua vita, citando nell'ordine Fluminense e appunto Milan. Il giocatore del Psg ha anche messo che ritornerebbe subito in Italia qualora diventasse proprietario del suo intero cartellino. Ipotesi difficile da realizzare, ma nessuno rinuncia ai sogni, tantomeno i calciatori.