Confederations Cup 2013, dopo la sconfitta rimediata ieridall’Italia contro il Brasile per 4 a 2, tra l’altro disputando un buona prova, si torna afare i conti con i disordini sociali che in Brasile stanno sfociando in unavera e propria rivolta.

Ieri il big match Italia-Brasile della Confederation Cup2013 si è giocato in un clima surreale per una partita di calcio: 4000 uomini,tra poliziotti e soldati brasiliani, hanno presidiato costantemente lo stadiodove si è disputata la partita, per il timore del Governo di nuovemanifestazioni violente di dissenso verso gli sprechi che lo Stato Brasilianoavrebbe messo in atto nell’organizzazione di vari eventi sportivi, tra cuiil prossimo mondiale del 2014.

Proprio ieri, durante i commenti pre gara della partitadell’Italia, il giornalista Rai Mazzocchi ha paventato l’ipotesi, secondo luipresa in considerazione dagli organizzatori della Confederations Cup 2013, chele semifinali della manifestazione, le partite più attese dai tifosi di tuttoil mondo, possano essere spostate per motivi di sicurezza negli USA, cedendo inparte, in questo modo, alle pressioni della piazza.

L’ipotesi della disputa delle semifinali di questoimportante evento sportivo negli USA sembra un po’ azzardata e priva diriscontri, ma c’è di vero che tre gironi di vera e propria guerriglia urbanatra manifestanti e polizia nelle strade brasiliane, con due morti accertati,destano comunque molte perplessità sulla possibilità di disputare le semifinali della Confederation Cup 2013 in un clima , se nontranquillo, quanto meno vivibile, visto anche che ai giocatori è statoaddirittura vietato di lasciare l’albergo dove sono ospitati per non mettere inpericolo la loro persona