Alessandro Ballan è stato squalificato per due anni, dal Tribunale Nazionale Antidoping. Di fatto la carriera del trentaquattrenne ciclista trevigiano, ultimo campione del mondo italiano di Ciclismo su strada nel 2008, è finita. Ballan era accusato aver violato l'articolo 2.2 del codice Wada (uso o tentato uso di sostanze proibite), sottoponendosi a sedute di autotrasfusione in una struttura di Montichiari, nella primavera del 2009. Il Tna, acquisiti gli atti arrivati dal tribunale di Mantova, ha accolto in pieno la tesi accusatoria e squalificato il ciclista per doping.

Nell'ambito dello stesso procedimento, sono stati inflitti quattro anni di squalifica al dottor Florenzo Bonazzi, mentre il farmacista Guido Nigrelli è stato inibito a vita

Inchiesta partita nel 2008

L'inchiesta su cui si è basata la decisione del Tna è scattata alla fine del 2008 sotto la supervisione del procuratore capo di Mantova, Antonino Condorelli. Le indagini hanno rivelato che Nigrelli gestiva un traffico di sostanze proibite. A lui si sarebbero rivolti numerosi corridori, molti dei quali appartenenti al team Lampre, per ottenere degli  "aiutini".  Tra i "clienti" di Nigrelli, oltre a Ballan, ci  sarebbero stati anche il danese Michael Rasmussen, Damiano Cunego e Mauro Santambrogio. Il processo, che vede a giudizio 27 imputati, tra cui gli stessi Ballan e Nigrelli,è partito il 10 dicembre 2013. Il Coni si è costituito parte civile chiedendo un milione di euro come risarcimento.