Non è riuscita un'altra impresa al diciannovenne ragazzo di Canberra, che sperava di aggiungere anche Milos Raonic alla lista delle sue vittime eccellenti dopo Gasquet e Nadal. Nonostante il sostegno dei suoi aficionados, i cosidetti "The Fanatics", a trionfare in quattro set è stato Milos Raonic, primo canadese in semifinale a Wimbledon nella storia centenaria del torneo. In una sfida che come prevedibile è stata dominata dai servizi, Raonic ha imposto la sua superiore esperienza e solidità, chiudendo in 2h24' col punteggio di 6-7, 6-2, 6-4, 7-6.
Kyrgios, che dopo l'impresa del turno precedente con Rafa Nadal ha forse pagato la stanchezza e un inevitabile quanto comprensibile appagamento, è comunque partito bene riuscendo ad aggiudicarsi il primo set al tie break per 7-4 dopo aver annullato quattro palle break al canadese. Nel secondo set però Raonic ha preso decisamente il comando delle operazioni, sostenuto dal suo devastante servizio, e dal 2-2 è volato al 6-2 finale. Per Raonic 100% di punti vincenti con la prima di servizio, tanto per gradire.
In avvio di terzo set il giovanissimo australiano ha illuso tutti i suoi tifosi strappando nel secondo game il servizio a Raonic alla prima occasione avuta in tutta la partita. Qua Raonic ha reagito alla grande e in un amen è schizzato dallo 0-2 al 4-2 per poi chiudere 6-4.
Nel quarto set Kyrgios è riuscito a portare il match di nuovo al tie break pur senza dare mai l'impressione di poter ribaltare il corso della partita, tanto che Raonic ha concesso al suo avversario la miseria di due punti sul proprio servizio, con un quarto game griffato da quattro ace su quattro servizi. Nel tie break Kyrgios è andato sull'uno a zero prima di essere letteralmente tramortito dal canadese e risvegliarsi sul 6-1 per Raonic.
La reazione d'orgoglio dell'australiano lo ha riportato fino al 6-4, ma il quarto match point alla fine ha giustamente premiato Raonic, che oggi è sembrato più pronto e solido.
Adesso tra Raonic e la finale si staglia l'ultimo ostacolo, ma formidabile: il ritrovato Roger Federer. Il campionissimo svizzero si è aggiudicato il derby con Wawrinka in quattro set, anche lui in rimonta.
Per Kyrgios un torneo indimenticabile che potrebbe lanciarlo nel Gotha del Tennis mondiale e che gli consentirà, intanto, di scalare parecchie posizioni nella classifica mondiale. Nonostante la sconfitta il ragazzo di Canberra, papà greco, mamma malese e sorella attrice, ha comunque mostrato un talento indiscutibile, tanto da attirare spettatori del calibro di Rosewall, Roche e Hewitt. Non male a 19 anni.