Dovevamo anche crederci? Dovevamo credere che la Serbia potesse battere gli Stati Uniti nella finale dei Mondiali di Basket 2014? No. Il Team Usa umilia la Nazionale di Djordjevic 129-92, confermando la media +30 con cui hanno vinto tutte le partite del Mondiale spagnolo trasmesso in esclusiva e in diretta su Sportitalia. Nonostante giocassero con i 'ragazzini' (età media del roster 24 anni), gli americani hanno vinto il quinto titolo mondiale. Un nome su tutti? Kyrie.
Sogno Sogno, come la finale disputata da Irving, mvp con i suoi 26 punti (15 nel solo primo quarto, 6/6 dall'arco lungo).
Sogno, come quello di LeBron, tornato a Cleveland per vincere l'anello con la 'sua' squadra insieme a Kyrie. Sogno, come quello realizzato dal giocatore di Melbourne, che dopo la prestazione di ieri entra di diritto tra le super star Nba, un cerchio ristretto soltanto ai più grandi nomi della pallacanestro americana, leggi LeBron, leggi Kevin Durant, leggi Kobe Bryant, leggi Melo Anthony, leggi nessun altro.
Top Etichettarsi come miglior sesto uomo non è stata una scelta felice. Parliamo di James Harden, giocatore straordinario d'accordo, ma che ancora fa fatica ad imporsi a livello internazionale nonostante abbia mezzi fisici e tecnici per farlo. Vincere con i Rockets l'anello equivarrebbe alla vittoria degli alieni contro la squadra di Jordan nel film Space Jam.
Appunto, impossibile, un po' come quella schiacciata finale partita da metà campo che ancora tutti ricordano.
Flop Di reale, purtroppo per gli Usa (e i Bulls), c'è Derrick Rose. Fino a due stagioni fa la più grande promessa Nba, adesso il play di Illinois rappresenta il più grande punto interrogativo della pallacanestro a stelle e strisce. Ogni volta che tocca palla è come se azionassero lo slow motion 30p, ogni volta che lo guardi in faccia vedi gli occhi di un giocatore assente, ogni volta che passa la palla ripensi al tuo compagno di squadra del minibasket che veniva regolarmente tagliato l'anno successivo, ogni volta che vedi il suo nome scritto nella canotta pensi ad un fan dei Bulls che ha appena fatto spesa da Cisalfa. Eppure è proprio Derrick Rose.