Manca solo l'ufficialità all'addio di Fernando Alonso alla prima guida della Ferrari. Ormai gli organi di stampa spagnoli ed anche quelli italiani ne sono fermamente convinti, l'asturiano al termine del campionato lascerà la casa di Maranello per accasarsi probabilmente alla guida della McLaren-Honda. In primavera aveva lasciato Stefano Dominicali, responsabile del settore tecnico e di recente abbiamo assistito all'abbandono di Luca Cordero di Montezemolo, dalla presidenza del Cavallino Rampante con annesso litigio verbale con il subentrante Sergio Marchionne.

L'addio del pilota spagnolo

Ora si delinea una vera e propria tegola sulla Ferrari, con l'addio di 'Nando' il bravissimo pilota che non è più riuscito a dare soddisfazioni sportive alla rossa di Maranello ed è questo il vero motivo per il quale Alonso lascerà: la mancanza di risultati positivi, non per causa sua, ma per la qualità scadente della vettura che gli è stata messa a disposizione. Una macchina decisamente più lenta delle altre antagoniste, McLaren e Toro Rosso, e a tratti con gravi problemi tecnici che hanno costretto spesso entrambe i piloti Ferrari al ritiro durante la gara.

Una crisi che ha portato la rinomata casa automobilistica di Formula Uno a perdere i pezzi più importanti della sua squadra, perché si sa che in mancanza di risultati, è inevitabile un ricambio generazionale per dare una scossa di rilievo alle prestazioni sportive di una macchina che in F1 è sempre stata nei primi posti delle classifiche mondiali, sia a livello di piloti che a livello costruttori (ora fantasma).

Entro la metà di ottobre, dovrebbe arrivare l'annuncio ufficiale della separazione, molto probabilmente il giorno 13, quando il nuovo Gruppo sarà quotato in borsa a Wall Street, la Ferrari non è in grado di garantire al pilota una vettura competitiva, almeno nel prossimo futuro e per questa ragione Nando ha deciso di cambiare il suo destino sportivo che molto probabilmente si chiamerà McLaren, se ovviamente Kevin Magnussen deciderà di cedergli il posto.