Non poteva che portare alla netta spaccatura del sistema calcio, il terremoto che ha colpito i vertici della Fifa. Il calcio, la religione più osservata dai popoli del pianeta, è sull'orlo dell'abisso. In mezzo al fuoco incrociato tra polemiche e accuse a vario titolo c'è sempre lui: Joseph Blatter, il personaggio che comanda la federazione internazionale dal 1998. Già a poche ore dagli arresti di Zurigo e senza nemmeno attendere la diffusione dei provvedimenti, sono fioriti attacchi mirati alla sua capitolazione. Tra i più illustri quello del suo eterno successore, Michel Platini.
La Uefa, l'organo che presiede e che vorrebbe lasciare per sostituire il presidente svizzero, si è dichiarata "stupita e rattristata dagli eventi". Non solo. Per il comitato esecutivo che si è riunito a margine della finale dell'Europa League di Varsavia, il Congresso Fifa dovrebbe essere rinviato senza ma e senza se, con uno slittamento di almeno sei dalla data originale.
Non si è invece contraddistinto per eleganza e diplomazia, Diego Armando Maradona. Il Pibe attraverso il suo profilo social Facebook, ha pubblicato una foto di Blatter accompagnata dalla scritta ladro. Diego ha rivendicato il suo ruolo di eterno accusatore fornendo la sua interpretazione dei fatti: "Gli americani hanno fatto un lavoro impeccabile perché la Fifa è un'istituzione di corrotti".